Home » Eventi, Cultura e Spettacolo » Grande successo per il memorial dedicato a Mariella Lo Giudice

Grande successo per il memorial dedicato a Mariella Lo Giudice

 

Mariella Lo Giudice, il suo teatro, la sua città: una storia d’amore infinita. Un rito che si è ripetuto e rinnovato all’esatto scadere di un anno dallo spettacolo commemorativo e dalla commossa cerimonia che il 12 settembre 2011 aveva visto intitolare all’attrice la Corte di Palazzo Platamone , solo poche settimane dopo la prematura scomparsa, avvenuta il 1° agosto.

Con bella continuità il Comune di Catania, il Teatro Stabile e l’Associazione Città Teatro hanno dedicato a Mariella Lo Giudice un secondo memorial a scopo di solidarietà, nuovamente animato dai celebri artisti che le sono stati vicini in vita e hanno aderito gratuitamente. Una festa del teatro e della musica – pubblico foltissimo e parterre delle grandi occasioni – che ha avuto luogo ancora il 12 settembre nel suo giorno onomastico, sempre nel monumentale cortile barocco, in cui è stata applaudita protagonista di lavori come “Retablo” di Consolo e “Le città del mondo” di Vittorini.

Vivo successo dunque per questo tribute che ha coinvolto sul palco nomi di spicco, legati a Mariella Lo Giudice da inossidabili rapporti di stima e amicizia, a partire da Pippo Baudo, conduttore d’eccezione di una serata ricca di emozioni, coordinata dall’attrice Norma Martelli, moglie di Nicola Piovani, coppia da anni affezionata a Mariella e alla sua famiglia.
Presente anche lo scorso anno, il premio “Oscar” Nicola Piovani è tornato ad esibirsi insieme Alfio Antico, Lello Arena, Rita Botto e Roberto Fuzio dei Lautari, Giuliano Gabriele, Mario Incudine, Pino Ingrosso, Francesco La Mantia, Germano Mazzocchetti, Donatella Pandimiglio, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini. E ancora Guia Jelo, Tuccio Musumeci, Pippo Pattavina. Sono tornate sul palco la figlia di Mariella, Barbara Giordano, anch’essa attrice, e la Compagnia Città Teatro Danza guidata dalla sorella Silvana Lo Giudice.

Nicola Piovani, Germano Mazzocchetti, Donatella Pandimiglio, Lello Arena e Pino Ingrosso.

È tornato soprattutto il pubblico di Mariella Lo Giudice, chiamato a ricordarla sostenendo al contempo una causa che la vedrebbe in prima linea. Infatti, il tributo alla sensibile creatrice di tante eroine, falciata da un male incurabile, ha preso corpo in un obiettivo improntato alla solidarietà: il ricavato dell’incasso sarà devoluto a Medicare Onlus, impegnata sui tre principali fronti della lotta ai tumori: prevenzione, terapia, supporto. L’associazione è presieduta da Pietro Giuffrida, con Piero Banna coordinatore del Comitato tecnico scientifico. «Una prestigiosa occasione – hanno affermato congiuntamente – per fare memoria con una straordinaria personalità siciliana, testimone della gioia di vivere e dell’arte in tutto il mondo, perché capace di cogliere il senso della vita prima ancora che dei personaggi».

Il memorial è soprattutto un modo per ribadire il suo amore per il teatro e per la vita che le aveva riservato, accanto ad Angelo Giordano, il ruolo di moglie e madre dei loro tre figli. E teatro e vita Mariella li ha affrontati con pienezza, coniugati ad un intenso impegno civile, in una magica alchimia che proprio attraverso la passione per la scena le ha consentito per anni di tenere testa alla malattia e far prevalere la gioia di vivere. In ciò si condensa il senso stesso dell’esistenza della fulva enfant prodige, sbocciata alla corte dello Stabile etneo e presto pronta a spiccare il volo nell’agone teatrale.

Ma la “sua” casa artistica restava e resta lo Stabile etneo. Lo testimonia, se ce ne fosse bisogno, la scelta di calcarne il palcoscenico fino all’ultimo. Mariella Lo Giudice è mancata lo scorso anno il 1° agosto, due giorni prima della replica catanese di quello che sarebbe stato il suo ultimo spettacolo, Pathos – la tragedia delle troiane, con Lindsay Kemp per la regia di Micha van Hoecke. Il 12 settembre successivo, con rara sollecitudine, le è stata dedicata, come abbiamo ricordato, la Corte del Palazzo Platamone. E siccome i grandi non muoiono mai, possiamo auspicare che si tratti di un appuntamento non scritto destinato a ripetersi nel tempo.

 

da Ufficio Stampa Teatro Stabile Catania.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.