Domenica scorsa Fabrizio Miccoli ha messo a segno un gol-capolavoro, sicuramente il più bello di tutto il campionato finora. Le immagini dello straordinario gesto tecnico del bomber salentino in poco tempo hanno fatto il giro del web e puntualmente sono stati riaperti gli archivi dei più famosi gol da centrocampo; da Maradona a Recoba, da Beckham a Seedorf. Roba da n°10, da campioni, da geni del pallone.
Il parallelismo più rapido, e più amaro per gli stessi tifosi rosanero, sarà stato senz’altro con il gol che fece Mascara nello stesso stadio in quel clamoroso derby del 2009 vinto dal Catania per 4-0. Per un attimo è riapparso forse il fantasma di quel derby mai cancellato. Ma l’ennesimo colpo di genio di Miccoli (ancora una tripletta) ha donato soltanto sorrisi ed entusiasmo ai tifosi, suggellando con il perentorio 4-1 sul Chievo, quella che è stata definita la settimana della rivoluzione (in attesa della rinascita) in casa Palermo, inaugurata dall’incarico a Pietro Lo Monaco e completata con il rinnovo del contratto dello stesso capitano rosanero.
Ai tifosi del Catania per questa domenica non resta che ricordare il gol di Mascara, ammirando la prodezza di Miccoli, e ripensare a un altro 4-0, ben più cocente e attuale, firmato da un altro campione ritornato ai suoi livelli, Alberto Gilardino. Dopo i positivi 4 punti raccolti in casa contro Napoli e Atalanta, sono giunti i 4 gol del Dall’Ara, facendo riemergere gli aspetti su cui è necessario lavorare: la concretezza sotto porta, la sicurezza tra i pali, il mal di trasferta. A ben vedere non sono delle grandi novità in casa Catania, ma se l’interesse societario è quello di migliorare di stagione in stagione, è forse giunto il momento di insistere su questi punti. Come si dice in questi casi, il campionato è ancora lungo…
Marco Mezzatesta