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Fare informazione con la carta e senza. Il nuovo manuale è pubblicato dall’Editrice La Scuola

Che fine farà il giornalismo? E i giornali di carta saranno ancora letti? Le domande si rincorrono ormai da alcuni anni nel mondo dei media sostenute dalla provocazione dell’editore del New York Times, Arthur O. Sulzberger,  che nel 2007 aveva annunciato che il suo giornale avrebbe pubblicato l’ultima copia nel 2013. La globalizzazione, internet, i social network, i blog, Twitter, Facebook hanno riconfigurato e fortemente cambiato le abitudini di comunicazione e di consumo dell’informazione; hanno messo in crisi, fino a stabilirne la chiusura, molte testate e hanno costretto molti editori a trasformare il giornale di carta in una edizione online.
Si salveranno i quotidiani di carta? Difficile dirlo, certamente non sarà la fine del giornalismo. Se i mezzi cambiano e le modalità di circolazione delle notizie si moltiplicano, la necessità di consumare informazioni aumenta sotto la spinta dei grandi cambiamenti e delle nuove necessità di lavoro. Ogni professione, nessuna esclusa, vive di informazioni. Garantire il flusso, l’esattezza, la completezza con tempestività e rigore è il lavoro del giornalista che diventa ancora più necessario. Potrà scomparire la carta, ma non la professione di chi fa informazione. Anzi, saranno richieste qualità di selezione, di valutazione, di giudizio ancora più sofisticate. La circolazione dell’informazione decide sempre la forza competitiva di un paese e fotografa la salute di una democrazia. Con questo spirito Giovanni Santambrogio -già responsabile del Supplemento culturale “Il Sole 24-Ore Domenica” nonché docente di “Storia del giornalismo” all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ci propone il suo manuale Lezioni di giornalismo (Editrice La Scuola, pp. 226, € 23). Si tratta di un testo completo sui fondamenti che regolano la professione, le tecniche, i linguaggi, il dialogo con il pubblico, le capacità da coltivare e da sviluppare da parte di chi vuole entrare nella professione. Un testo che fornisce -anche al lettore che consuma informazione-  delle chiavi utilissime per interpretare e capire le logiche dei media. Organizzato in venti capitoli, l’opera presenta un ricco apparato di tabelle, grafici e riproduzione di prime pagine di oggi e una carrellata storica di quelle che hanno accompagnato la storia del Novecento Particolare interesse è riservato alla struttura economico-finanziaria dei grandi gruppi editoriali che vengono fotografati nella loro composizione azionaria utilizzando le fonti Consob. Una appendice di documentazione raccoglie le principali normative che regolano la professione, che stabiliscono l’etica del giornalista, che costituiscono l’impianto deontologico delle “Carte dei diritti e dei doveri”. Tra i documenti viene affrontato con indicazioni e suggerimenti concreti anche l’esame di maturità che da anni prevede la possibilità di sostituire il tradizionale tema con una prova di “articolo giornalistico”.

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