A Catania, a lezione di sindacato per imparare a gestire uno “sportello” dedicato ai lavoratori. Una particolare “classe” quella formata da ingegneri, insegnanti, operai provenienti dalla Romania ospitata nella nostra città per una study visit organizzata nell’ambito di un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo che vede in prima linea la società catanese Civita, in partnership con la MCL spagnola. “Abbiamo voluto centrare la formazione spiegando loro cos’è un Sindacato a servizio dei lavoratori – ha dichiarato la presidente di Civita, Nanda D’Amore – trasferendo informazioni e competenze su contratti di lavoro, sul rapporto tra sindacati/aziende, sui servizi resi dal sindacato, dalle vertenze alle pratiche per pensioni, maternità, infortuni, e come attivare uno Sportello Multifunzionale quale strumento per una migliore collocazione dei lavoratori sul mercato”. Questo l’obiettivo del corso di formazione concluso stamattina, con la partecipazione di quattordici rumeni aderenti al sindacato “Unionea Judetena a sindacatelor democratice” di Brasov, uno dei 42 distretti che compongono la Romania, “dove si registra il più basso tasso di disoccupazione dell’intero paese, meno del 7%, con lavoratori iscritti che nel settore dell’insegnamento superano addirittura il 90%”, come ha spiegato Mara Ligia Sezonov, presidente confederale del sindacato nato 22 anni fa, nel 1989, dopo la caduta del muro di Berlino.
Il dato complessivo della disoccupazione in Romania resta però altissimo, pari a oltre il 50 %, aumentato negli ultimi tempi anche a causa della crisi globale che ha fatto rientrare in patria migliaia di donne e ragazzi trasferiti in Italia o in Spagna.”Confidiamo molto nel governo appena eletto formato da una coalizione di centro sinistra perché sappia creare riforme nel settore lavoro – ha commentato la presidente Sezonov – e modificare un sistema di leggi che ingessa la struttura sindacale”. “In Italia il sindacato ha una lunga tradizione e un forte radicamento nella cultura dei lavoratori oltre che sancito come diritto nella nostra costituzione – ha aggiunto Angelo Mattone, segretario confederale UIL nella cui sede catanese si è svolta l’ultimo incontro con la delegazione del sindacato rumeno – gli iscritti in Italia superano i 10 milioni sui 25 milioni di lavoratori, nonostante il mercato del lavoro stia cambiando e la crisi stia travolgendo ogni settore e con i governi nazionali che negli ultimi anni hanno dato spallate e frontali colpi ai sindacati”.
Comunicato Stampa