Si è detto che le elezioni in Sicilia avrebbero rappresentato la spia più evidente della situazione nazionale e dell’andamento delle prossime politiche. Il primo dato parla chiaro; oltre la metà dei siciliani non si è recato alle urne. In questi si casi si dice (giustamente) che il popolo è sconfitto e che nessuno ha il diritto di lamentarsi dopo essersi astenuto.
Ma la sfiducia, lo sconforto, il totale disinteresse nei confronti della politica erano da tempo percepiti nell’atmosfera autunnale di queste elezioni regionali. Alleanze poco chiare, programmi per nulla dibattuti; la corsa alle poltrone si è mascherata da voglia di cambiamento, il termine più abusato da vecchi e nuovi, assieme al gettonatissimo “rottamare“. La battaglia è iniziata in sordina durante l’estate e si è trascinata fino a ieri, senza sfiorare minimamente la testa del popolo siciliano che, stanco e indolente per propria natura e afflitto dai propri problemi, ha scelto di astenersi; stavolta l’ha fatto davvero. Non è bastato il pacco di pasta; forse non c’era più nulla da offrire; forse è addirittura finita l’epoca del voto di scambio. Forse è addirittura finita l’epoca dei partiti, come ha commentato stamane il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Chi si astiene ha detto: “Basta, non mi importa più nulla, sono tutti gli stessi“.
Stanco, appesantito, avvilito, eppur si muove. All’interno di quel poverissimo 47,2% c’è stato sicuramente qualche incazzato che ha pensato:” Basta, adesso mandiamoli a casa“. Durante gli ultimi giorni di campagna elettorale la Sicilia ha avuto modo di confrontarsi con l’uragano Grillo; il Movimento 5 Stelle si è perfettamente incastrato tra le maglie dello sconforto; ha saputo interpretare i malumori della gente, attraverso due semplici concetti: dire basta una volta per tutte a questa classe politica e metterci in tutto questo la faccia, non del comico, ma della società stessa. Il risultato della campagna elettorale è stato sicuramente lusinghiero; ci sono state più persone in piazza per Grillo e Cancelleri (anche a Catania, in un mercoledì piovoso) di quante ce ne siano state per Musumeci, Crocetta et al. tutti insieme; i primissimi exit poll, inutili ai fini del risultato finale e da prendere comunque con le pinze, accennano addirittura ad ottimi risultati elettorali per i grillini, ma ancora è presto, aspettiamo stasera. La compagine di Crocetta a metà mattinata sembra essere in leggero vantaggio dopo qualche sezione scrutinata, ma i risultati del M5S stanno balzando agli occhi di tutti.