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I have a dream

Questo lunedì non parlerò della partita del Catania ne tantomeno di quella del Palermo. Questo lunedì non disquisirò di tattica, di condizione fisica, di tenuta psicologica; non serve, sarebbe come prendervi e prendermi per il culo. Oggi parlerò di un sogno, del mio sogno e prendo in prestito (indegnamente accostandola al calcio, ma mi piacciono le provocazioni), la frase più famosa della storia che riguarda l’uguaglianza: I have a dream.

CALCIOMARCIO A MAI FINIRE

Sembrava finita, Juve in B nel 2006 e dignità restituita a questo calcio, ma quando mai. È proprio come la politica: le facce cambiano, i contenuti e i modus operandi restano intatti, con la candidatura ad ogni tornata elettorale di un manipolo di manigoldi pronti a far mambassa di tutto e tutti, rubando il rubabile e oltre. Marotta ai microfoni dichiara “ribadisco come un episodio del genere non debba inficiare gli altri 70 minuti di partita“, ci vuole fegato e coraggio ad affermare un concetto del genere, anche se il fatto si limitasse a quell’episodio singolo del gol annullato. Bisognerebbe invece far presente a Marotta che il goal della sua squadra avvenuto diversi minuti più tardi (12′ del secondo tempo) era in fuorigioco. Insomma una doppia svista, “sfortuna” vuole dello stesso guardialinee Maggiani, che ha indirizzato la partita verso un’unica direzione, la solita da un po’ di anni. I Have a dream.

DAVIDE VS GOLIA: SCORDATEVI IL LIETO FINE

Neanche una settimana fa in quel di San Siro è il 30′ del secondo tempo e Guarin atterra Gomez in area rifilandogli un paio di calcioni, rigore? manco per il ca….volo; nè l’arbitro Russo nè gli altri due collaboratori vedono nulla, peccato perché si stava sull’1-0 per l’Inter ed un rigore con eventuale trasformazione avrebbe riaperto la partita. Stramaccioni oggi nel post gara di Bologna-Inter dichiara sui fatti di Catania “non ho visto, comunque per quanto mi riguarda se può sbagliare un allenatore, può sbagliare un calciatore, non capisco perché non possa sbagliare un arbitro“, gran paracul diceva Fantozzi nei suoi film, per forza che non ti senti di commentare… cosa vuoi dire dopo l’indecenza di 7 giorni fa? Fa venire i brividi vedere come le grandi d’Italia che lottano per lo scudetto riescano ad allearsi di fronte a situazioni del genere che poco hanno a che fare con lo sport, nonostante vivano normalmente un odio calcistico infinito. Vergogna. Cosa potranno mai fare i piccoli Davide-Catania, Davide-Pescara, Davide-Bologna contro i Golia-Juve e Golia-Inter? I have a dream.

IPSE DIXIT

Un caz.., una minc…, non si può fare una minc…!!, io mi auguro solo esclusivamente che sia sudditanza psicologica, alla fine mi auguro questo”, “oggi è morto il calcio” è Antonino Pulvirenti a parlare al termine della farsa, ops scusate, della partita con la Juve. Dopo qualche anno ritorna in auge dunque il concetto di morte nel calcio, l’ultimo in ordine cronologico a parlare di eventi funebri era stato Luciano Moggi, con il suo famosissimo “Mi è stata uccisa l’anima“, si de li mort… Il cerchio si chiude e la storia del campionato va in loop. I have a dream.

I HAVE A DREAM

Nonostante tutto, sogno un calcio pulito, limpido, giusto, un calcio uguale per tutti, un calcio bello, solare, onesto. Un calcio semplice dove vince il più forte, non il più ricco, dove vince il più in forma, non il più aiutato dall’arbitro, dove vince chi gioca meglio, non chi spera nell’errore degli arbitri per sbloccare e vincere la gara e dichiarare a fine gara di aver dominato dal primo minuto. Sogno un calcio fatto di tanti Simone Farina e di nessun Simone Pepe, di più arbitri con le palle e meno sudditi del potere, di più dirigenti onesti e coltivatori di valori e meno dissipatori di civiltà e onestà. Sogno un calcio dove il Verona di Bagnoli possa diventare il Catania di Pulvirenti, dove gli arbitri non vengano designati ma sorteggiati. Sogno l’applicazione del primo comma dell’articolo 40 dell’Associazione Italiana Arbitri:

1. Gli arbitri sono tenuti a svolgere le proprie funzioni con lealtà sportiva, in osservanza dei principi di terzietà, imparzialità ed indipendenza di giudizio, nonché a comportarsi in ogni rapporto comunque riferibile alla attività sportiva, con trasparenza, correttezza e probità.

I have a dream

Roberto Mattina

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