PALERMO – Organizzato dalla Sezione Sportiva Antimafia di Palermo, rappresentata dalla Polisportiva Alpha Athletic Generation, in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Palermo, parte domani l’edizione 2012/2013 del torneo di calcio in ricordo delle vittime di mafia.
La manifestazione, frutto del progetto Ministeriale “Sport-legalità: un calcio alla mafia, due mani alla legalità”, si concluderà a febbraio del prossimo anno quando nella giornata nazionale in ricordo delle vittime di mafia, in collaborazione con la Nazionale Italiana Magistrati e il Coni Regionale Sicilia, saranno presentate le Olimpiadi della legalità.
Il torneo coinvolgerà le rappresentative delle Forze dell’Ordine, istituzioni come l’Ordine dei giornalisti, degli avvocati, dei medici, le associazioni “Libera” e “Addiopizzo”, pronte a confrontarsi per rendere sempre vivo il ricordo delle vittime della mafia e fare da collante verso un progetto nuovo di legalità e di memoria per sviluppare quel movimento culturale e sociale di cui accennava proprio il Giudice Paolo Borsellino. “La lotta alla mafia – ha dichiarato il presidente della Polisportiva Alpha Athletic Generation, il professore Vincenzo Lipari – deve essere, innanzitutto, un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
Il progetto prevede un campionato regionale, uno provinciale ed uno locale. Due ulteriori tornei di calcio a 7 e di calcio a 5 inizieranno a dicembre in contemporanea con una serie di convegni ai quali parteciperanno i familiari delle vittime di mafia. Il progetto si svilupperà, inoltre, per tutte le scuole superiori e diverse facoltà universitarie. L’intera manifestazione prevede la partecipazione di circa 3200 atleti.
Il Programma prende il via domani alle 19,30 al Velodromo Borsellino e vedrà la rappresentativa della Polizia Municipale affrontare quella dell’Ordine dei medici in un match intitolato al professor Sebastiano Bosio, il primario di chirurgia vascolare vittima della mafia per il ripetuto rifiuto ai ricoveri facili dei boss. Dirigerà l’incontro Vincenzo Accardo, della sezione ASI di Palermo.