ROMA – Solo qualche scintilla, ma nessun incendio, tra i 5 candidati premier del centrosinistra che ieri sera si sono sfidati a “il confronto”, il programma televisivo di Sky tg 24 . Le regole del programma ponevano loro dei chiari limiti che nessuno ha superato. Tutti vestiti in completo scuro, i 5 politici: Bruno Tabacci, Laura Puppato, Matteo Renzi, Nichi Vendola e Pier Luigi Bersani, avendo a disposizione lo stesso tempo, per due ore si sono confrontati su quelli che saranno i problemi più scottanti che l’Italia dovrà affrontare sotto la guida della prossima legislatura. Preceduti da una breve biografia, si sono sistemati in piedi dietro ad un leggio e il dibattito si è subito aperto con l’argomento tasse a proposito del quale Nichi Vendola ha avanzato la proposta di tassare i redditi al di sopra di un milione di euro al 75%, adottando così la stessa idea del francese Hollande, ma in questo caso è stato più incisivo Renzi che ha ribattuto che tassare i 786 patrimoni italiani non sarà mai abbastanza e che ciò che bisogna fare è allargare le basi e comportarsi al contrario di Equitalia che, a suo dire:”Si è dimostrata debole con i forti e forte con i deboli”.
Sulla tracciabilità del contante, invece Bersani è d’accordo con Renzi sullo stabilire la soglia di 300 euro. Tutti concordi sulla pessima gestione Fiat di Marchionne, in disaccordo, invece, per quanto riguarda il finanziamento pubblico ai partiti, che Renzi vorrebbe fosse
Eva Gervasi