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“Daniela L” e “Giulia PG” sequestrati in Libia. Celebrato il processo. La Corte di Bengasi pronuncerà la sentenza il 21 novembre

Si è celebrato oggi il processo ai marittimi dei due pescherecci di Mazara del Vallo, “Daniela L.” e “Giulia P.G.”, che lo scorso 7 ottobre erano stati sequestrati dai miliziani libici a circa 40 miglia al largo delle coste cirenaiche. La corte di Bengasi si e riservata di pronunciare la sentenza il giorno 21 novembre. Ad annunciarlo è stato il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca-Cosvap, Giovanni Tumbiolo, che dallo scorso ottobre ha seguito personalmente in Libia, assieme al Console italiano a Bengasi, Guido De Sanctis, ed all’Ambasciatore d’Italia in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi, la vicenda dei due motopesca. Lo stesso Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, è intervenuto autorevolmente incontrando a Tripoli, lo scorso 6 novembre, il Presidente della Repubblica Popolare libica, Mohamed Al Magrif, ed il neo premier libico Ali Zeidan.

Il Presidente Tumbiolo ha così dichiarato: “Siamo preoccupati per la conclusione del processo per la quale hanno lavorato, e continuano a farlo, diversi soggetti ai fini di una composizione assai complessa della vicenda che riflette una situazione della Cirenaica che definirei complicata e caotica. Nonostante l’encomiabile impegno della diplomazia italiana, anche in questa circostanza va denunciata la colpevole e reiterata omissione di intervento necessario da parte dell’Unione Europea; sottolineo che questa “Guerra del pesce” esiste e si alimenta perché i confini non sono mai stati definiti. Ancora una volta la marineria siciliana continua a pagare un prezzo spropositato a causa dell’assenza delle istituzioni competenti”.

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