BENGASI: Già nelle prossime ore il peschereccio mazarese “Giulia PG” potrebbe mollare gli ormeggi dal porto di Bengasi per far ritorno a Mazara del Vallo.
A rimanere a Bengasi sarebbe invece l’altro peschereccio mazarese, il “Daniela L”, anch’esso sequestrato lo scorso 7 ottobre a circa 40 miglia a nord dalle coste libiche. Bisognerà infatti attendere un ulteriore processo di appello a seguito del ricorso presentato dal Procuratore del Tribunale di Bengasi, considerata la posizione di recidività del motopesca “Daniela L”, già sequestrato in Libia qualche anno fa.
Nei giorni scorsi la stessa Corte della città cirenaica aveva emesso la sentenza di assoluzione dei marittimi dei due pescherecci che potrebbero tornare così a bordo del “Giulia PG”.
“L’Italia e l’Europa – ha dichiarato il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo che sta seguendo la vicenda in Libia- devono rendersi conto che qui c’è un’aria irrespirabile ed i rischi che corrono i nostri marinai sono altissimi. L’avvio di joint-venture –ha auspicato- attraverso concessioni speciali per l’applicazione dell’Accordo firmato il 21 gennaio 2012 è indispensabile. Ogni atteggiamento burocraticamente dilatorio da parte dei competenti Ministeri e dell’euro-burocrazia è – ha concluso il presidente del Distretto – da considerare atto ostile alla nostra marineria e, esponendo a dismisura i nostri operatori, rappresenta una seria minaccia per la loro incolumità”.