ROMA: Giovedì 29 novembre 2012, presso la CASA DEL CINEMA . Largo Mastroianni 1, la presentazione della serie tv in 12 puntate” L’ISOLA” un film di ALBERTO NEGRIN, una coproduzione RAI FICTION – PALOMAR, prodotto da CARLO DEGLI ESPOSTI.
con BLANCA ROMERO . MARCO FOSCHI . SIMONE MONTEDORO . ALEXANDRA DINU . ANDREA GIORDANA . MARCELLO MAZZARELLA
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Un arcipelago nel cuore del mare Mediterraneo. Un ecosistema perfetto, un mare bellissimo e azzurro, isole verdeggianti, delfini e balene che fanno tappa fissa in questa zona mentre attraversano il nostro mare alla ricerca di cibo. Un paradiso. Che oggi è in pericolo.
Tara Riva (Blanca Romero), una giovane coraggiosa, è il comandante della Guardia Costiera dell’isola d’Elba. Tara è nata in questo arcipelago, lo ama quanto la sua vita. Ha scelto il lavoro che fa per difendere il mare e le coste, che sono una delle nostre maggiori ricchezze. Per noi, popoli del mediterraneo, il mare e le coste sono il centro della nostra storia. E ora, proprio in questo mare sta accadendo qualcosa di segreto e di molto pericoloso.
All’indomani del suo matrimonio con Luca Bottai (Marco Foschi), un talentuoso ricercatore che si occupa di energie alternative, Tara Riva coordina le operazioni di soccorso in seguito all’inspiegabile ammaraggio di un aereo nel mare dell’Elba.Viene in contatto con una superstite, una giovane biologa marina che ha urgenza di parlare con Luca, appena partito per la Tunisia. Luca Bottai lavora su una nave piattaforma e sta sperimentando per conto della multinazionale Energysealine, una nuova tecnologia per l’estrazione dai fondali marini degli idrati di metano, una fonte energetica di inestimabile valore che racchiude al suo interno incalcolabili quantità di acqua purissima.
Prima di consegnare a Tara dei documenti scottanti sulle attività intraprese dal marito in Tunisia, la giovane biologa viene assassinata.Altra superstite del disastro aereo che perde la vita subito dopo è Ginestra, una signora di mezz’età che affida a Tara il suo ultimo messaggio per il figlio, Adriano Liberato (Simone Montedoro). L’uomo vive in incognito perché ha avuto problemi con la legge e si è rifugiato in una casa di legno su una delle spiagge più selvagge dell’Elba. Tara riesce a rintracciarlo ma il loro incontro si conclude in modo estremamente duro.
In Tunisia, una banda armata fa irruzione sulla nave di Luca, facendola saltare in aria. Addolorata e sconvolta, Tara si reca in Tunisia per indagare sulle ragioni del tragico accadimento, ma capisce che la Energysealine vuole propinarle una verità di comodo. Sopraffatta dal dolore, Tara si inoltra nel deserto durante una tempesta di sabbia, cui riesce a sopravvivere: adesso la sua unica missione è scoprire la verità sulla morte di Luca. Inizia a sospettare che l’esplosione della piattaforma e il disastro aereo siano collegati, e che la chiave per risalire al loro significato siano proprio gli studi della biologa che è stata uccisa. Perciò Tara si reca nel laboratorio della biologa alla ricerca di elementi che confermino quest’ipotesi.
Qui rincontra Adriano Liberato, che intanto ha intrapreso un’indagine clandestina per fare luce sullo sfortunato volo in cui ha perso la vita sua madre, quella stessa madre che l’aveva abbandonato da piccolo e che finalmente lo aveva cercato per chiedergli perdono e per riabbracciarlo.Dai documenti ritrovati nel laboratorio, Tara e Adriano apprendono che la biologa aveva riscontrato comportamenti anomali nelle balene. Non è un caso, quindi, se nel mare dell’Elba le balene stanno perdendo la rotta e una di queste arriva ad attaccare una barca.Su quella barca c’è Vedrana, la giovanissima figlia di Leopold Amery (Andrea Giordana), ricco magnate e dirigente della Energysealine.
Leopold si è trasferito da poco all’isola d’Elba con sua figlia, a cui ha regalato una sontuosa villa. Vedrana ha stretto un’amicizia speciale con due giovani elbani, i fratelli Marcello eSebastiano. In una bellissima giornata di sole, Vedrana esce in mare con loro quando la barca viene inspiegabilmente strattonata da una balena. Vedrana finisce in mare dopo aver battuto la testa, Marcello si tuffa per salvarla, mentre la barca va alla deriva con a bordo Sebastiano.
Nella stessa giornata, un sommergibile della Energysealine invisibile ai radar intraprende le estrazioni degli idrati di metano. Nel corso delle perforazioni, il sommergibile trancia inavvertitamente un cavo sommerso, provocando un blackout in tutta l’isola. Con l’aiuto dei suoi guardacoste, Tara mette in salvo Vedrana e i due amici della ragazza, eLeopold Amery le giura eterna gratitudine. Intanto la Energysealine ripara in gran segreto il cavo tranciato e l’emergenza blackout rientra misteriosamente. Ma troppi eventi drammatici hanno ormai sconvolto la vita di Tara e altrettanti fenomeni allarmanti stanno turbando l’isola d’Elba. Perciò Tara prosegue la sua rischiosa indagine con l’aiuto di Adriano, che le offre collaborazione a patto di non coinvolgere le autorità.
Ma Tara è un ufficiale e non potrebbe permettersi di indagare al fianco di un latitante, accusato ingiustamente di un delitto, seppure il profondo dolore di una perdita (lei del marito, lui della madre) li unisce intimamente e li fa ritrovare in contatto. La loro sfida è la stessa che dovremo affrontare tutti nei prossimi anni: è la sfida ecologica. “Siamo parte di questa terra, la nostra sopravvivenza è legata all’equilibrio del pianeta e della sua straordinaria e ricchissima natura”.
Questo scrive un misterioso blogger nella rete, si firma Tarek ed è molto seguito. Il popolo di internet legge i suoi avvertimenti con grande attenzione e partecipazione. Anche Tara ne scopre l’esistenza. Sulle sue tracce c’è una geniale e spregiudicata hacker, Quadrophenia, che nel privato si chiama Elena Sollima (Alexandra Dinu) e si porta dentro un enorme vuoto affettivo legato al suo difficile passato. Elena è stata assoldata dagli uomini di Leopold Amery, che cercano Tarek per farlo tacere, perché quello che dice li disturba.
Tara comincia a immaginare che esistano delle connessioni tra i comportamenti delle balene, il misterioso blogger e l’esplosione della nave piattaforma. Delle connessioni così profonde da arrivare al cuore. Là dove Tara ha una ferita. Il suo giovane sposo è scomparso in un mare lontano, lo stesso mare da dove ora arrivano dei segnali profetici che parlano delle balene. Difatti nessuno sa ancora che il misterioso blogger scrive dalla Tunisia ed è proprio Luca, creduto morto e invece sopravvissuto all’esplosione della piattaforma. Ma Luca ha perso la memoria e non ricorda nemmeno il suo nome. Non ricorda nulla diTara.
Esiste un filo che collega la scomparsa di Luca con il comportamento delle balene, che si spiaggiano e impazziscono nel mare dell’arcipelago toscano come in Tunisia, da dove Lucascrive. Quel filo è il terribile sentimento dell’avidità umana. C’è qualcuno che pensa di arricchirsi e di passare alla storia grazie agli idrati di metano, qualcuno deciso ad estrarli da sotto al mare anche se questo comporta dei rischi. C’è qualcuno che, accecato dall’idea smodata del progresso, sta sottovalutando quei rischi e quei pericoli.
Leopold Amery è un uomo dalle molte facce, da un lato spietato nel perseguire la sua impresa scientifica e dall’altro amorevole e fragile nei confronti di quella figlia che lo fa emozionare, di quell’unico affetto che si è guadagnato nella vita, ma al quale ha nascosto atroci verità.
I destini di Tara, Adriano, Elena e Luca si troveranno al centro di un gigantesco intrigo di passioni e brame di potere. Tara e Adriano condurranno la loro avventurosa indagine e tra loro nascerà una forte attrazione, un sentimento reciproco a cui non sapranno resistere. La ricomparsa di Luca all’Elba, che sta cominciando a recuperare la memoria, sconvolgerà nuovamente l’esistenza di Tara. Ma anche quella di Adriano. Intanto sotto al mare la terra sta tremando. Nei fondali marini la Energysealine continua ad estrarre gli idrati, finendo per sgretolare la malta che tiene unite intere porzioni di sottosuolo marino. Le estrazioni arriveranno a provocare un grave pericolo ambientale su tutto l’arcipelago.
Oggi l’isola di Tara Riva è in pericolo, domani potrebbe esserlo il resto del pianeta. Tara Riva lo sa, lo ha capito e non vuole arrendersi per nessuna ragione. Lei è lì, come quando era una bambina con suo padre, nella parte più alta della scogliera, guarda il mare, la linea dell’orizzonte, là dove la terra e il cielo si uniscono, sa quanto vale questo posto dove siamo nati, è disposta a tutto per difenderlo. E non è sola. Anche noi siamo disposti a tutto.Perché, come dicono gli indiani d’America, “questa terra su cui abbiamo posato i piedi non ci è stata donata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli e noi abbiamo il dovere di custodirla e proteggerla per loro”.