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Siracusa. Castello Maniace chiude i cancelli ai turisti.

Si trovavano a Siracusa, per una delle consuete visite guidate organizzate dal Touring Club Italiano per la promozione turistica dei comuni più importanti della nostra penisola, i 50 catanesi che domenica scorsa, arrivati a Ortigia, hanno trovato chiusi i cancelli del Castello Maniace. E’ stato necessario l’intervento dei Carabinieri e il contatto diretto con il sovrintendente Orazio Micali per sbloccare la situazione e permetere la visita seppur con enorme ritardo.
La nostra visita era stata autorizzata per iscritto dallo stesso sovrintendente – afferma uno dei rappresentanti del gruppo – per cui non riesco a capire come sia possibile aver trovato le porte del Castello Maniace chiuse”.

La sezione territoriale di Catania del Touring Club Italiano, infatti, avendo saputo che, da dopo le festività natalizie, il sito è chiuso la domenica per problemi legati alla turnazione del personale, aveva richiesto, con una lettera formale alla sovritendenza, di poter effettuare in via eccezionale la visita programmata per domenica 13 gennaio rendendosi addirittura disponibile a corrispondere il necessario per coprire i costi dello straordinario da corrispondere all’operatore che li avrebbe fatti entrare. Alla richiesta scritta hanno fatto seguito diverse telefonate alla segreteria della sovrintendenza. La risposta è stata in un primo momento negativa, poi è diventata un “forse” e poi il silenzio. “Avevamo rinunciato alla possibilità di visitare la fortezza – spiega il responsabile della sezione catanese del Touring club italiano – e per questa ragione ci eravamo organizzati diversamente, con un itinerario alternativo”. Sabato mattina, però, arriva inaspettata la risposta formale da parte della sovrintendenza, firmata dallo stesso Micali, che non solo conferma la possibilità di visitare il Castello Maniace domenica mattina, ma precisa che le informazioni riguardanti i problemi sugli orari di fruizione a cui il Touring Club fa riferimento nella sua richiesta sono errate. E’ sulla base delle rassicurazioni ricevute da parte del sovrintendente che domenica mattina il gruppo si trova alle 10 a Siracusa con la certezza di vedere la famosa fortezza del centro storico. Invece le porte erano chiuse. A quel punto il gruppo, in protesta per l’accaduto, è stato assistito dal Comando dei Carabinieri Sezione Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa che ha sede nella Casina della piazza d’armi del Castello Maniace. I Carabinieri hanno contattato il sovrintendente Micali richiedendo un immediato intervento, questi ha prontamente disposto l’invio del personale necessario a permettere la visita.

Si è trattato di una disavventura a lieto fine, ma i 50 soci del Touring Club Italiano hanno comunque voluto scrivere e firmare tutti insieme una breve lettera in cui lamentano il disagio e il disservizio. E’ un segno di protesta della cittadinanza ma anche un’espressione di quanto i siciliani amino la propria terra e il suo patrimonio storico culturale. E’ il segno che i siciliani si aspettano di più dalle amministrazioni preposte a gestire questo patrimonio. E’ il segno che le parole non sono sufficienti a fare della Sicilia un’isola capace di vivere di turismo se non sono accompagnate da fatti concreti e dalla reale fruibilità delle risorse turistiche del territorio.

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