I dati definitivi,resi noti dall’Istat, mostrano il tasso medio di inflazione del 2012, pari al 3%.
Al 4,3%, invece, il tasso relativo al solo carrello della spesa (vale a dire quei prodotti acquistati con maggiore frequenza, tra cui gli alimentari, i carburanti, i trasporti urbani, ecc.).
Calcolando le ricadute in base ai dati Istat, gli aggravi per una famiglia media sono stati pari a +888 Euro, di cui +241 solo nel settore alimentare.
Dati che risultano sottostimati rispetto a quella che è stata la vera stangata del 2012 monitorata dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori che, conteggiando anche l’aumento della pressione fiscale, risulta pari a +2.333 Euro (senza contare le ricadute “nascoste”, come quelle dovute alla crescita del debito pubblico).
Un aumento di prezzi e tariffe che, in assenza di interventi, proseguirà anche nel 2013, anno in cui è prevista una stangata pari a +1.490 Euro a famiglia.
Nel biennio 2012-2013, quindi, la ricaduta per le famiglie raggiungerà quota +3.823 Euro a famiglia.
Tutto ciò non farà altro che aggravare le già critiche condizioni dell’economia italiana, decurtando sempre più il potere di acquisto delle famiglie (già sceso del -13,2% dal 2008), costrette a ridurre e modificare i propri consumi, come già sta avvenendo da tempo.
Tale contrazione continuerà e ripercuotersi negativamente anche sul fronte della produzione industriale (che come attestato ieri dalla stessa Istat è in forte calo) e, quindi, sull’occupazione.
“Un ragionamento che non lascia margine di errore: se la domanda di mercato continua a scendere, vi sono ben poche chance perché l’economia italiana accenni ad una ripresa.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Per questo è fondamentale, prima di tutto, contrastare le evidenti speculazioni in atto da troppo tempo sui prezzi: non è concepibile, infatti, che di fronte ad una marcata contrazione della domanda si verifichino aumenti di questa portata.
“Bisogna avviare immediatamente seri controlli sulla determinazione dei prezzi,continuano Trefiletti e Lannutti, lanciando contemporaneamente misure di sostegno al potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati.
È indispensabile, inoltre, che il primo punto all’ordine del giorno del nuovo Governo sia abolire definitivamente l’inaccettabile, aumento dell’IVA da luglio”.