Il Catania di Rolando Maran non fa sconti a nessuno e si è presentato più pimpante che mai ai blocchi di partenza nella gara esterna al Marassi di Genova. Risultato? 0-2 e seconda vittoria fuori dalle mura amiche, vero tallone d’Achille della squadra rossazzurra nelle passate stagioni, che bissa così la vittoria esterna contro il Siena di qualche settimana fa.
Fuori Marchese per malanni di stagione di calciomercato, fuori Lodi per quell’ingenua espulsione rimediata contro il Toro, Maran ha messo giù un Catania diverso ma pur compatto con due bei mastini davanti la difesa e il solito Bergessio a fare a sportellate con i difensori avversari. Il segreto di questo Catania? senza dubbio la forza del gruppo, intesa come qualità garantita anche in chi ha meno minuti nelle gambe. Se poi a Marassi ritrovi il miglior Barrientos, il calcio, per dirla alla Lo Monaco, finisce che la già traballante panchina avversaria si ribalti, mandando a gambe all’aria l’ennesimo progetto tattico di un Grifone colabrodo, con 34 reti subite e senza la forza di reagire al percorso che continuando così porta dritto dritto in B (un film già visto).
E ribaltandosi questa panchina, catapulta in aria vertiginosamente l’elefante che si ritrova a lottare per qualcosa forse più grande di lui, ma certamente meritata vista la fantastica stagione disputata fin qui dai rossazzurri.
La gara vede un Catania grintoso, volitivo, tenace, capace di far girare le cose a proprio favore, una specie di macchina da guerra con qualche sparutissima amnesia difensiva (l’occasione di Borriello clamorosa) e la solita ingordigia in avanti per divorare le difese avversarie ma anche limpide occasioni da rete (Bergessio). Il tabellino però si anima grazie ad una giocata di Barrientos: palla a metà campo, il bipolare campione argentino (oggi in giornata up) attende con maestria a testa alta lo scatto del Papu e disegna una traiettoria micidiale, la palla che agganciata con arte e portata avanti a mille all’ora da Gomez viene messa tesa in mezzo dove il sempre presente Bergessio non deve far altro che infilarla dentro, come avesse un tesserino magnetico da strisciare a inizio lavoro (7 goal in campionato per lui finora).
Il conto viene chiuso da Barrientos che inventa il raddoppio trasformando la palla in una biglia da mandare in buca d’angolo con un leggero effettino alla scarpa/stecca condanna il grifone. Titoli di coda per la gara e per Del Neri ormai sotto la lanterna sembra ci sia un’ordinanza del Sindaco che vieta di indossare i colori rossazzurri, perché? Ricordate l’esonero di Ferrara della Samp? Ecco! Uniche pecche? La prima è Bergessio che ammonito salterà la Fiorentina ormai diretta concorrente per l’Europa e la seconda è l’aver aiutato il Palermo, si rimproverano con il sorriso sotto i baffi, i tifosi del Catania che rimane impelagata nella zona retrocessione dopo aver sognato di battere l’omonimo animale (l’aquila) biancoceleste.
La squadra di Gasparin non riesce proprio a vincere, Marino gufa in attesa di trasformarsi in aquila anche lui e Lo Monaco-Zampalesta non sanno più che pesci prendere. Rios e Dybala illudono il profeta Hernanes riporta tutti con i piedi nella melma addirittura a -4 dalla quartultima. Dossena e sopratutto Aronica devono carburare è evidente, il mercato potrebbe aiutare ma a nostro avviso più che un’ovvia problematica legata al mercato è un problema di testa, di gambe, di interconnessione tra il cervello e gli arti motori. Tra l’altro la soluzione va forse prima cercata all’interno del gruppo, definendo tatticamente l’11 base e poi innestando eventuali nuovi arrivi sempre più spaventati dalla condizione di classifica deplorevole.
PUNTO MERCATO
Marchese dopo la febbre tattica come un fallo a centrocampo su ripartenza avversaria concordata o meno con la società potrebbe essere già un giocatore del Genoa. L’entourage del giocatore fa trasparire la volontà di incontrare la dirigenza etnea dopo mesi di silenzio, la dirigenza etnea mostra quasi rassegnazione e si muove in altre direzioni, per l’oggi riaffidando i galloni di titolare a Capuano a fine mercato o Giugno sondando diverse piste una delle quali riporta al nome di Grillo ex terzino allenato da Maran e cercato già in estate, voci su Rubin non confermate. Difesa in cui a questo punto gli esuberi sarebbero il solo Potenza che ha richieste dalla B, Bellusci praticamente è diventato il clone più forte dell’ex viola e dunque dovrebbe rimanere e lottare domenica dopo domenica per un posto da titolare.
Centrocampo con i malumori di Almiron, le richieste per Biagianti e Lodi, la voglia di giocare titolare di Paglialunga, belle gatte da pelare e fino al 31 ci sarà da farsi venire il sangue acqua per capirci qualcosa. In avanti urge una punta NECESSARIAMENTE, Nandone Sforzini sarebbe un ottimo innesto, Zaza pare un’idea fondata solo sul possibile inserimento del ragazzo nella trattativa Lopez con la Samp, Paolucci un’utopia dato l’ingaggio “faraonico” del ragazzo ma chi lo sa le vie del mercato sono infinite e se si promuovessero uno tra Aveni o Barisic dalla primavera? In uscita la Reggina nega interessamento per Doukara ancora vivo invece, Keko potrebbe andare in prestito.
E’ finita la telenovela per l’individuazione del Vice Bergessio, il Calcio Catania infatti ha contrattualizzato fino al 2016 il calciatore albanese con un trascorso nel Palermo Edgar Çani classe ’89. Ecco il comunicato ufficiale:
“Il Calcio Catania S.p.A. comunica di aver sottoscritto, in data odierna,
un contratto economico con il giocatore Edgar Çani, sino al 30 giugno 2016.
Il calciatore, nel mese scorso, ha risolto unilateralmente il proprio
rapporto professionale con la Società Polonia Varsavia. Nel rispetto dei
regolamenti internazionali il giocatore ha facoltà di tesserarsi
autonomamente e conseguentemente si rimarrà in attesa del Transfer
Internazionale, che verrà rilasciato d’ufficio dalla Fifa,
presumibilmente nel termine massimo di 20/30 giorni.”
E’ una prima punta forte fisicamente molto abile nel colpo di testa praticamente un Nando Sforzini 5 anni più giovane e con il vantaggio di essere un acquisto a parametro zero senza esborso quindi di alcun costo per l’acquisizione del cartellino (il ragazzo aveva infatti rescisso con il Polonia Varsavia come si legge nel comunicato ufficiale)
Palermo? Non lo sa bene neanche Lo Monaco figuratevi chi vi scrive, trattative, voci, interessamenti, proposte, Baros costa molto e non segna altrettanto, Immobile se non va alla Juve sarebbe perfetto la domanda è perché il Genoa dovrebbe acconsentire a rinforzare una diretta concorrente. Sorrentino tituba ma forse firma. Insomma un delirio vero e proprio e in tutto questo siamo alla seconda di ritorno!
Di Roberto Mattina