Pyongyang, Corea del nord – Sono passate appena 24 ore dalla delibera dell’ Onu, che ha ulteriormente ampliato le sanzioni al Paese comunista per il recente lancio di un razzo, e da Pyongyang arrivano nuove sfide dirette alla comunità internazionale.
Con un comunicato dell’agenzia statale Kcna, la Corea del Nord ha infatti annunciato che continuerà i suoi lanci di satelliti e di missili a lunga gittata e, cosa peggiore, che si prepara anche ad un nuovo test nucleare.
Tutto questo per andare contro all’America, definita suo “nemico giurato”.
“Non nascondiamo il fatto che i satelliti e missili a lungo raggio, che continueremo a lanciare, e il test nucleare di alto-livello che realizzeremo, sono destinati contro il nostro nemico giurato, gli Usa”: queste le parole usate nel comunicato dalla Commissione di Difesa Nazionale.
“Mettere a posto i conti con gli Usa – continua il comunicato – deve essere fatto con la forza, e non con le parole”.
Timore, davanti a queste minacce, arriva dalla Corea del sud, dove i servizi di intelligence hanno documentato, con immagini scattate dai satelliti, che la Corea del Nord avrebbe ultimato i preparativi per il test.
Secondo Seul, la Corea del nord e’ “tecnicamente pronta” per un terzo test nucleare, che potrebbe essere realizzato nella stessa base utilizzata nel 2006 e nel 2009.
Questa nuova minaccia rappresenta una sfida anche per la Cina, unico alleato dell’ isolato regime che pero’ ha dato il consenso alla risoluzione Onu voluta dagli Usa, proprio mentre a Pechino si prepara la transizione che portera’ Xi Jinping al potere.
Proprio da Pechino e’ subito arrivato alla Corea un invito alla calma ed alla prudenza.
Il comunicato nordcoreano non riferisce la tempistica del test e ne’ che cosa voglia dire la definizione “test di alto livello”: gli osservatori ritengono che potrebbe trattarsi di una bomba all’uranio (e non al plutonio come negli esperimenti del 2006 e e 2009), il che indicherebbe che la Corea del Nord ha messo a punto la sofisticata tecnologia per produrre uranio altamente arricchito.
Tra una provocazione e un’altra, Kim Jon-un, il dittatore nordcoreano, diventato padre da pochissimi giorni, ha avuto un bel da fare anche a smentire le notizie secondo le quali si sarebbe sottoposto a un intervento di chirurgia plastica al volto per assomigliare al nonno, il fondatore della dinastia Kim Il-sung.
Sembra infatti che il giovane leader nelle apparizioni pubbliche cerchi in tutti i modi di assomigliargli, negli abiti, nel taglio di capelli e nell’atteggiamento.