Non è una novità che un libro di cucina scali le classifiche dei libri più venduti, non lo è ancor di più se l’autore, oltre ad essere uno chef famosissimo, è anche uno dei conduttori di Master Chef Italia.
L’affascinante chef vicentino Carlo Cracco ha, infatti, scritto un libro dal titolo davvero originale: Se vuoi fare il figo usa lo scalogno. Dalla pratica alla grammatica: imparare a cucinare in 60 ricette, Rizzoli.
Quante volte ci è capitato di sentir dire con aria da chef “Io uso solo scalogno!” Perché, in fondo, ha ragione Cracco, chi lo dice un po’ vuol fare il figo.
Da uno chef affermato e premiato come Cracco, ci si aspetterebbero ricette complicate, dai nomi stravaganti, non è il suo caso, tutt’altro. Cracco parte dalla pasta al pomodoro, azzardando un risotto alla milanese. Cucina di casa insomma, condita dai racconti che quelle stesse ricette hanno suscitato nella memoria dello chef, come le gite al lago con la famiglia, la scuola, i primi passi nel ristorante di Gualtiero Marchesi, il lavoro in Francia con i grandi maestri Ducasse e Carton fino all’apertura del suo famoso ristorante a Milano.
Tra i primi consigli che troviamo nel libro c’è quello di divertirsi. Del resto se cucinare non è il tuo mestiere tanto vale farlo divertendosi. Vieta l’uso di prodotti fuori stagione, puntando tutto sulla qualità delle materie prima utilizzate:
– In cucina – dice – è importante chiedersi da dove vengono i cibi e chi li ha prodotti –
Inoltre confessa di non buttar via nulla, perchè anche con gli avanzi si possono fare grandi cose.
A chi gli rimprovera di aver scelto ricette troppo semplici, risponde che non avrebbe avuto senso propinare ai lettori ricette non facilmente eseguibili. Del resto due spaghetti al pomodoro ben fatti, sono meglio di un filetto di sogliola con vellutata di ceci e scglie di tartufo (non provate a farla perchè me la sono inventata sul momento!).
La cucina impazza, in tv e in libreria, e nelle nostre case? Chissà. Intanto non dimenticate che anche noi abbiamo la nostra rubrica di cucina a cura della bravissima Rosita.