L’arte della commedia, titolo della stagione teatrale 2012/13 dello Stabile di Catania, porta in scena un classico della commedia siciliana, “Il Paraninfo”, scritta da Luigi Capuana. Nata originariamente come novella e pubblicata sul “Fanfulla della Domenica”, rivista di cui l’autore era direttore, l’opera verrà successivamente adattata per il teatro dalla stesso Capuana, consacrando il talento di Angelo Musco a livello nazionale.
Don Pasquale Minnedda, ex brigadiere in pensione, nel tentativo di contrastare l’incolmabile malinconia per una senilità inoperosa, impegna il suo tempo libero a combinare matrimoni, con risultati esilaranti. Con la regia di Francesco Randazzo, l’opera si arricchisce di elementi che tendono all’attualizzazione del testo. Cambia, per esempio, il contesto storico: le sorelle Matamè dovranno mostrare ai “commissari” non i danni causati dal terremoto, ma quelli inflitti dalla seconda guerra mondiale.
Cambiano anche alcune peculiarità dei personaggi e, inoltre, vengono inserite musiche, canzoni e simpatici balletti. Ciò nonostante, non si perde il senso dell’opera: quella minuziosa attenzione che Capuana aveva per il microcosmo provinciale e per le innocue patologie di piccoli uomini, sempre in lotta con le contraddizioni della vita. Gli attori, tra cui Angelo Tosto che interpreta un frizzante e ironico Don Minnedda, hanno reso possibile l’attuazione di un progetto teso a dare nuovo respiro alla piecè che, come afferma il regista, “riconduce ad un riconoscimento di divertita nostalgia il pubblico d’età, che respirerà l’aria della sua gioventù, e porta anche un fiato d’allegra e divertita riscoperta nel pubblico giovane, attratto cosi, in ilarità travolgente, verso la tradizione”.
Giuseppe Cantale Aeo