Città del Vaticano – Papa Benedetto XVI, ha annunciato, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, che lascerà il Pontificato il prossimo 28 febbraio dopo aver spiegato di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa in quanto sente il peso dell’incarico di pontefice.
Il Vaticano ha confermato la notizia e il decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano, commentando la decisione del Papa ha dichiarato: «Un fulmine a ciel sereno». Rivolti a lui, molti messaggi sono giunti in Vaticano nel corso della mattinata:
“I sentimenti della più profonda gratitudine a Benedetto XVI” vengono espressi dal segretario del Pdl Angelino Alfano. A margine di una conferenza stampa del Pdl Alfano esprime “i sentimenti più profondi di gratitudine per ciò che ha fatto con il suo magistero morale e per quanto continuerà a fare”, mentre “il governo tedesco reagisce con emozione e turbamento”. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco commentando le dimissioni del Papa.“Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005”. Così Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni.
La “sede vacante” dopo le dimissioni di Benedetto XVI scatta dalle ore 20.00 del 28 febbraio. Dovrà quindi essere convocato un conclave per l’elezione del nuovo Papa.
Questa per il Vaticano non è la prima volta, anche se l’ultima risale a ben 600 anni fa, prima di lui Papa Clemente I (in carica dal 88 al 97 Dc), rinunciò alla carica a favore di Evaristo, perché arrestato ed esiliato non voleva che i fedeli rimanessero senza una guida spirituale, Papa Ponziano, (in carica dal 230 al 235 Dc) abdicò, perché mandato in esilio, a favore di Papa Antero. Papa Silverio (in carica dal 536 al 537 Dc) fu costretto ad abdicare in favore di Papa Vigilio, Benedetto IX (dal 10 marzo a 1° maggio 1045), rinunciò a favore di Silvestro III, ma in seguito riprese la carica per poi venderla a Gregorio VI, che venne accusato di averla acquisita illegalmente rinunciando a sua volta, ma
il caso più conosciuto risale al Medioevo con Papa Celestino V (detto il Papa del gran rifiuto) che rimase in carica dal 29 agosto al 13 dicembre 1294, al suo posto venne eletto Papa Bonifacio VIII, mentre Celestino V si ritirava a vita eremitica sino alla morte. Di fazione opposta a Dante Alighieri, venne inserito nella sua Divina Commedia nel girone degli ignavi, a lui è dedicato un sonettonell’Inferno in cui il suo rifiuto viene definito il “gran rifiuto”
Infine Papa Gregorio XII (in carica dal 1406 al 1415) che visse nel cosiddetto scisma d’occidente durante il quale regnarono contemporaneamente ben tre Papi (Gregorio XII – Papa di Roma, Benedetto XIII – Papa di Avignone e l’antipapa Giovanni XXIII). Il papa ha dichiarato di sentirsi senza forze, stanco e quindi non più in grado di continuare l’incarico.
“Carissimi Fratelli – ha detto Benedetto XVI – vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesu’ Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinchè assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice”. “Per quanto mi riguarda, – ha continuato – anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio” . Infine: “Chiedo perdono per tutti i miei difetti”, ha affermato al termine dell’allocuzione.