– Roma, 13 feb – Il nuovo piano di Trenitalia Sicilia, che sarà operativo da marzo, prevede 105 treni in meno in Sicilia. Questo l’allarme lanciato ieri da Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, segretari regionali Fit Cisl ferrovie e Fit Cisl Sicilia
Le tratte penalizzate dai tagli saranno la Palermo-Agrigento, Catania-Messina, Palermo-Trapani, Agrigento-Catania, anche tratte metropolitane come Siracusa-Taormina, Siracusa-Modica, Taormina-Catania, stazione Giachery-Palermo Notarbartolo, Palermo-Cefalù, Caltanissetta-Roccapalumba, Messina-Milazzo, Catania-Caltagirone, Siracusa-Rosolini e Siracusa-Pozzallo, Fiumefreddo-Catania, Catania-Caltanissetta.
In merito a quanto accaduto, il deputato del Pdl, Gibiino, chiede l’intervento del Presidente della Regione.
“Trenitalia fa macelleria in Sicilia? Se dovesse essere confermato l’allarme lanciato dalla Fit Cisl in merito ad una prossima cancellazione di 105 treni sui 500 in circolazione sull’isola, si prefigurerebbe un scenario drammatico per i siciliani.
L’attuale offerta di Trenitalia è già deficitaria, quotidiana mente i pendolari devono fare i conti con ritardi, cancellazioni inspiegabili e treni non sempre decorosi. Un’ulteriore riduzione dei convogli condannerebbe la Sicilia all’immobilit à”. Lo dichiara il deputato del Pdl, Vincenzo Gibiino.
“Il presidente della Regione Crocetta chiarisca immediatamente con i vertici Trenitalia – aggiunge Gibiino -. Potenziare l’infrastruttura ferroviaria sull’isola senza ottenere dalla controllata di Fs la garanzia di un servizio di trasporto efficiente, rappresenterebbe un inutile sperpero di denaro pubblico”.