Citta del Vaticano – È questa l’ipotesi che circola in Vaticano, ovvero di un possibile anticipo del Conclave rispetto al 15 marzo, infatti si parla di una possibile convocazione dei cardinali, per eleggere il successore di Benedetto XVI, il 10 o l’8 marzo, ma ancora non ci sono conferme ufficiali.
Le leggi vaticane attualmente in vigore prevedono che “i cardinali devono attendere di 15-20 giorni dopo l’avvio della sede vacante in seguito al decesso del Pontefice. Ma la situazione nuova creatasi in seguito alle dimissioni di Benedetto XVI potrebbe indurre a cambiare le procedure.
A tal proposito Padre Federico Lombardi, responsabile della sala stampa vaticana ha sottolineato che “La situazione è un po’ diversa da quella precedente, in cui la convocazione dei cardinali veniva fatta quando già la sede era vacante, mentre in questo caso con la comunicazione della rinuncia fatta alcune settimane prima e l’annuncio di avvio della sede vacante in anticipo, i cardinali ovviamente già sono consapevoli e possono prepararsi a venire con più tempo» a Roma,
Inoltre Lombardi ha riferito che “Il Papa sta prendendo in considerazione la pubblicazione di un Motu proprio” ovvero un documento che preciserà alcuni punti sul prossimo conclave. Inoltre ha aggiunto: “Non so se riterrà necessario fare una precisazione sulla questione del tempo dell’inizio”.
Il Vice Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, Ambrogio Piazzoni, ha spiegato che “fino alle 19,59 del 28 febbraio il Papa è il supremo legislatore e può intervenire anche sulle norme che regolano il Conclave”, perché “il Santo Padre è l’unico che può intervenire nella legislazione relativa al Conclave”. Fino al momento delle sue dimissioni, ha aggiunto, “l’interpretazione della legge la può dare soltanto il Papa”.