La serata di Europa League regala la qualificazione di due delle tre squadre italiane ancora in corsa nella competizione. Passano il turno l’Inter trascinata da Guarin e la Lazio segnalata in ripresa. Il Napoli quasi infastidito dalla permanenza nella competizione, getta la spugna e dopo la vergogna europea potrà finalmente concentrarsi solo sul campionato.
LAZIO RITROVATA MA MANCA ANCORA HERNANES
Petkovic ritrova la vittoria dopo un periodo difficile soprattutto in campionato (2 punti nelle ultime 5 uscite) e all’andata dei sedicesimi contro il Borussia Monchengladbach (con quel 3-3 al sapore di miracolo più che di rimonta). Il croato ex Sion non rinuncia a schierare i titolari per provare ad accedere agli ottavi di finale e si affida all’istinto killer da rapace d’area di rigore di Floccari, all’estro offensivo di Gonzalez, Hernanes e Candreva e alla solidità difensiva garantita da Biava e Radu. La partita si mette subito sui giusti binari, passano appena dieci minuti e Candreva su una dormita di Domingues, ruba palla e fredda di destro Ter Stegen. Il Borussia sembra rimasto in Germania e non fa in tempo a finire la prima frazione di gara, che l’aquila laziale si porta sul 2-0: Ter Stegen respinge corto una sassata dal limite, Gonzalez è più lesto di tutti e infila il raddoppio con un destro a botta sicura sotto la traversa. Finisce qui, il secondo tempo non regala grossissime emozioni e la gara termina, il risultato finale è dunque 5-3 per la Lazio che passa il turno.
L’INTER FA A PEZZI IL CLUJ MA TEME DI PERDERE RANOCCHIA PER IL DERBY
Ripetendo la prestazione dell’andata, i nerazzurri distruggono fuori casa i romeni del Cluj di Felice Piccolo e Sasa Bjelanovic. Strama non vuole rischiare e nonostante pochi giorni fa, dopo la sconfitta con la Viola di Montella, avesse recitato il mea culpa per aver schierato per più di tre gare quasi sempre la stessa formazione, neanche oggi si fida delle riserve e va coi titolari. Pratica liquidata nella prima frazione di gioco con Super Fredy Guarin che stende due volte Felgueiras (imbarazzante in occasione della seconda rete nerazzurra). Bene Alvarez oggi ispirato nel 4-4-2 disegnato da Stramaccioni con Palacio-Cassano di punta. All’inizio della ripresa però l’allenatore romano non ci pensa un minuto a tirare fuori Palacio e mettere dentro Benassi, seguitando poi a sostituire anche Alvarez con Pasa e Guarin con Mbaye. E dai cambi arriva la terza segnatura: Benassi sfrutta un delizioso assist di Cassano e sigla lo 0-3 che taglia le gambe agli avversari. Da registrare sul finire di gara, proprio prima del terzo goal nerazzurro, l’uscita anticipata di Ranocchia per un fastidio al ginocchio, cosa che incredibilmente potrebbe costargli il derby. Strama avrebbe dovuto riascoltarsi nel post Fiorentina-Inter forse, ma col senno di poi è tutto più semplice, resta il fatto che il derby è alle porte e giocarlo senza Ranocchia sarebbe drammatico.
NAPOLI DOPO LA VERGOGNA EUROPEA PUO’ PENSARE SOLO AL CAMPIONATO
Il Napoli esce vergognosamente dalla competizione europea senza riuscire in 180 minuti tra andata e ritorno, a mettere a segno nemmeno una marcatura ai danni dei polacchi. Mazzarri tiene i big in panca ed i risultati in campo arrivano di conseguenza. Prima Kovarik e poi Tecl consegnano definitivamente la qualificazione nelle mani del Viktoria Plzen con tanti saluti all’Europa League per tutti i tifosi partenopei, non bastano infatti gli ingressi in campo di Cavani, Inler (impreciso e colpevole sul secondo goal) e Cannavaro. La falsa magra consolazione? Adesso ci si potrà buttare a capofitto sul campionato, del resto la Juventus dista solo 4 punti ed è questo il vero obbiettivo del Napoli, lottare testa a testa contro la Vecchia Signora per la conquista del titolo.