Ieri a Palermo nella splendida cornice della Sala delle Capriate di Palazzo Steri è stato presentato dal CESIE il convegno Internet e minori: tra rischi ed opportunità.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di presentare ad un pubblico quanto più vario e numeroso i risultati del progetto VIRTUAL STAGES AGAINST VIOLENCE, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma DAPHNE III.
Il pomeriggio si è articolato in due fasi estremamente interessanti e stimolanti. Nella prima sono intervenuti: Vito La Fata (Presidente del CESIE), Maria Luisa Altomonte (Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale – Sicilia), Sarah Beal (Project Coordinator di VSAV), Mario Morcellini (Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma), Fabio Massimo Lo Verde (Università di Palermo). Studiosi di comunicazione e insegnanti che hanno posto al centro della loro riflessione le cause e le ragioni che spingono i giovani verso il mondo virtuale. Un mondo che li isola dalla realtà e che li confina in una condizione di forte solitudine comunicativa. Non si è demonizzato lo “strumento”, ma ci si è interrogati sul suo utilizzo e, citando il titolo del convegno, sulle sue opportunità e i suoi rischi.
Nel secondo momento, invece, sono stati presentati i risultati pratici del progetto VSAV, dalla realizzazione di un toolkit alla messa in scena di spettacoli teatrali e giochi online. In questa seconda fase sono intervenuti: Gianna Cappello (Università di Palermo), Caterina Ferro (Insegnante del Liceo Classico Statale Vittorio Emanuele II), Luigi Di Bartolo (Insegnante dell’Istituto Magistrale Statale Regina Margherita), Anton Giulio Pandolfo (Esperto teatrale), Bozica Iliijic (dieBerater – Austria), Margit Kreikenbom (TVVeV. – Germania), Georgiana Rosculet (Save The Children – Romania).
La professoressa Gianna Cappello ha presentato il toolkit, vera e propria guida all’educazione digitale per insegnanti ed educatori. Questi ultimi, viene più volte sottolineato, hanno il compito di accompagnare gli adolescenti nella conoscenza dei new media cercando di trasformarli da utenti passivi a utenti attivi e consapevoli.
Dopo l’interessante approccio teorico si sono toccati con mano i risultati pratici del progetto. Fondamentali infatti sono stati prima gli interventi degli insegnanti palermitani che hanno usato il toolkit nelle loro aule ottenendo straordinari risultati, e la presenza dei giovani studenti al convegno ne è stata la dimostrazione.
Poi si è parlato della realizzazione di uno spettacolo teatrale che ha trattato le problematiche del mondo virtuale ispirandosi al teatro greco classico. Creando un file rouge tra passato e presente, tra mito e tecnologia, tra rischi, paure e rinascita. Ogni Paese coinvolto, partendo da questa idea di base, ha poi sviluppato una propria sceneggiatura coinvolgendo giovani attori, registi e ballerini. Grandi successi hanno ottenuto questi spettacoli, tra questi quello più significativo si è avuto in Romania riuscendo infatti ad organizzare un tour teatrale nazionale dalla durata di un anno.
L’incontro ha dimostrato come “La prima tecnologia, dal cui funzionamento dipendono tutte le altre, è la testa dell’insegnante” (Gardner), comprovando come, oggi più che mai, il compito degli insegnanti, degli educatori, degli adulti in genere sia quello di stimolare alla consapevolezza, alla riflessione i giovani che della tecnologia non possono e non devono farne a meno.
Virginia Glorioso