Dopo le incertezze dei risultati delle votazioni in Italia e il rischio di ingovernabilità del paese, la moneta unica quota contro il dollaro a 1,3053 dopo aver toccato in seduta i minimi delle ultime sei settimane (1,3039) ma cede anche contro il franco svizzero (1,2139) e lo yen (120,11). Lo spread Btp-Bund continua a salire e si colloca a 347 punti, con un rendimento del 4,92%.
Si prospetta un’apertura molto difficile per i listini europei dopo i risultati delle elezioni. I “future” sul listino di Londra cedono l’1,7%, quelli su Parigi il 2,9%, quelli su Francoforte l’1,9%. In rialzo l’oro sui mercati asiatici, bene rifugio per gli investitori, che troviamo in crescita a quota 1598,5 dollari.
Per il timore di una nuova fase di instabilità sui mercati, sempre a cause delle votazioni in Italia, cadono anche le borse asiatiche, questo il quadro: Tokyo perde il 2,26%, Hong Kong cede lo 0,98%, Sydney e le borse cinesi cedono oltre un punto percentuale. Male anche i “future” su Londra (-1,6%), poco variati quelli su Wall Street.
A Milano questa la situazione attuale: Il Ftse MIb cede il 4,69%. Intesa Sanpaolo perde il 10,3%, Mediobanca il 7,7% e Unicredit l’8,6%. Sospese Mediaset, Luxottica, Bpm.
Ripiega leggermente lo spread tra il Btp e il Bund tedesco dopo essere schizzato in apertura. La forbice Roma-Berlino si restringe a 334 punti base. Il tasso sul decennale del Tesoro si è attestato al 4,82%.