I risultati di queste elezioni politiche oltre ad una conclamata ingovernabilità hanno visto l’uscita di scena di molti personaggi illustri ed in particolare il presidente della Camera uscente, Gianfranco Fini, che si era presentato con il Fli ma ha ottenuto solo lo 0.46% di preferenze seguito da Italo Bocchino e Giulia Bongiorno.
L’Udc è il partito che ha subito maggiori tagli di parlamentari in quanto la sua percentuale non supera l’1,77%. Quindi non rientreranno in Parlamento Paola Binetti, Lorenzo Cesa, Rocco Buttiglione, l’ex ministro dell’agricoltura Mario Catania, Giuseppe De Mita, Ferdinando Adornato, Marco Calgaro.
Fuori il “Mir” di Samorì (0,24%), “Grande Sud” di Micciché,
Rivoluzione Civile’ di Ingroia.
Fuori dai giochi anche Ilaria Cucchi, Antonio Di Pietro e l’ex grillino Giovanni Favia.
Escono di scena anche “I Radicali”di Marco Pannella, Francesco Storace (La Destra) e Raffaele Lombardo (Movimento per le Autonomie) 2%.
Tra i grandi “esclusi”in Sicilia ci sono anche Fabio Granata vice coordinatore di Fli e Carmelo Briguglio, anche lui finiano doc, Ignazio la Russa fondatore di Fratelli d’Italia che pero’ ha possibilita’ di elezione in Lombardia. Restano fuori anche Francesco Forgione (Sel) e Alessandra Siragusa e Giovanni Barbagallo, entrambi Pd
Pierferdinando Casini si è salvato al Senato in quanto capolista in ben 5 regioni con ‘Scelta Civica’. Anche Giulio Tremonti si è salvato, capolista quasi ovunque con la Lega