In seguito allo scandalo della carne di cavallo che ha visto coinvolta anche la multinazionale Nestlè, l’Italia ha visto in questi giorni un crollo delle vendite di paste pronte e primi piatti surgelati
Il dato che emerge nettamente negli ultimi giorni in seguito ad un’indagine svolta dal Codacons nei punti vendita della grande distribuzione e intervistando un campione di consumatori riguarda una riduzione media delle vendite stimabile attorno al -33% rispetto al normale andamento in tale comparto – spiega l’associazione – In particolare, analizzando la situazione all’interno dei punti vendita della grande distribuzione nelle principali città italiane, risulta una crescente difficoltà nello smaltire le confezioni di primi surgelati e di paste pronte contenenti carne macinata, che quindi rimangono nei banchi frigo dei supermercati. Dalla parte opposta i consumatori, bombardati da notizie che attestano l’allargarsi dello scandalo della carne di cavallo, si dichiarano disorientati, e sempre più numerosi (oltre 1/3 del campione) reagiscono contraendo i consumi in tale settore e dirottando le proprie scelte su altri generi alimentari.
“E’ inevitabile che scandali di questo tipo finiscano per intaccare pesantemente la fiducia dei consumatori – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Anche in assenza di rischi per la salute, le notizie che arrivano giorno dopo giorno e che attestano l’allargarsi dello scandalo della carne di cavallo, finiscono per modificare le abitudini alimentari delle famiglie e cambiare anche in modo drastico le scelte dei cittadini”.
“Per ridare fiducia ai consumatori e fornire reali garanzie, serve un sistema di etichettatura totale, che informi l’acquirente dell’intera vita del prodotto e delle materie prime, dal campo o dall’allevamento fino alla tavola” – conclude Rienzi.
Home » Informazione » News » SCANDALO CARNE DI CAVALLO: CROLLANO DEL 33% LE VENDITE DI PASTE PRONTE E PRIMI SURGELATI