Berlusconi ha annunciato una manifestazione “in piazza” il 23 marzo,data in cui è prevista la sentenza d’appello del processo sui diritti tv, “contro l’attività di parte della Magistratura”. Ciò in seguito alla richiesta da parte del Procuratore generale, Laura Bertolé Viale, di conferma della condanna a 4 anni di reclusione per Silvio Berlusconi nel processo in appello sul caso Mediaset.
Provocazione, quella di Berlusconi, che ha scatenato subito la reazione dell’Anm e in particolare del presidente che ha dichiarato: “Immaginare e sollecitare una manifestazione contro la magistratura o per condizionarne l’azione è assolutamente inconcepibile”. “Inammissibile paragonare la magistratura a una malattia”. “Fare riferimento a una malattia è una cosa sgradevole anche per tutti coloro che ne soffrono.
Berlusconi, in aula a Milano per dichiarazioni spontanee nell’ambito del processo Mediaset, afferma essere “una cantonata” la condanna a quattro anni richiesta dal pm.
“Io sono totalmente estraneo alla situazione che mi viene contestata, e nel periodo 2002/2003 ero presidente del Consiglio e non mi sono mai occupato di diritti televisivi” ha detto Berlusconi.
Riguardo le nuove accuse di corruzione mosse dalla Procura di Napoli, l’ex premier spiega che il senatore Sergio De Gregorio, che secondo le indagini avrebbe ricevuto tre milioni di euro dal Cavaliere per passare dall’Idv al Pdl, è “stato costretto dai pm a mentire per evitare la galera”.
Ma l’ex senatore De Gregorio smentisce “Sono andato spontaneamente dai magistrati di Napoli”.