Il Comune di Palermo ha aderito al Piano delle attività “Family Audit” promosso dal Dipartimento per le Politiche familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Sindaco Leoluca Orlando ha siglato ieri il relativo Protocollo.
“Con la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa – ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando – il Comune di Palermo entra nel circuito nazionale virtuoso delle pubbliche amministrazioni che adottano misure utili per far sì che i dipendenti possano meglio coniugare vita privata e lavoro, ponendo in definitiva il tema della qualità della vita e del lavoro. Un tale programma avrà sicuramente effetti positivi sul prodotto finale e sulla qualità dei servizi resi ai cittadini”.
Family Audit è uno strumento manageriale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle organizzazioni che lo adottano e consente alle stesse di aderire a delle politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Grazie ad un’indagine all’interno dell’organizzazione, si individuano obiettivi e iniziative che consentono di migliorare le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro dei dipendenti. La partecipazione degli stessi lavoratori
diventa un valore aggiunto fondamentale per stabilire i bisogni in materia di conciliazione e nel proporre valide soluzioni.
In particolare, in ambito comunale, le azioni che si andranno a realizzare nel corso del prossimo triennio e in via sperimentale, saranno curate da un’Unità Organizzativa, creata appositamente all’interno dell’Ufficio Sviluppo Organizzativo, “Family Audit e Benessere aziendale”. Tra queste, la bacheca dedicata ai dipendenti comunali nella rete intracom, il Tempo d’Estate per i figli dei dipendenti comunali, la mobilità sostenibile incentivata con
vouchers, servizi di car-sharing, navetta aziendale o biciclette messe a disposizione dei dipendenti, la “Banca del Tempo” costituita dagli stessi dipendenti comunali (anche in pensione) che metteranno il loro tempo a disposizione degli altri impiegati, ad esempio, per servizi di baby-sitting, doposcuola o assistenza agli anziani, orario personalizzato per venire incontro a particolari esigenze familiari, telelavoro, etc.
Tutte queste azioni avranno lo scopo di diminuire lo stress psico-fisico dei lavoratori, creare effetti positivi sul clima organizzativo, sulla motivazione e sulla soddisfazione dei dipendenti e l’aumento, quindi, del tasso di quantità/qualità delle prestazioni lavorative e la conseguente diminuzione dell’assenteismo e del turn-over. Le unità che le sperimenteranno inizialmente, così come stabilito da protocollo e da delibera di Giunta stilata ad agosto,
saranno cinque: l’Ufficio Risorse Umane, i Servizi Europa, la Segreteria Generale, l’Ufficio di Gabinetto del Sindaco e l’Ufficio Sviluppo Organizzativo, dove è nata la nuova unità che curerà l’iniziativa. Dopo un primo periodo di prova, quelle azioni che avranno un risultato positivo, saranno poi condivise da tutta l’Amministrazione comunale.
Contestualmente, la nuova Unità Organizzativa, slegandosi dal Family Audit, vincolato ai cinque settori coinvolti, promuoverà il benessere aziendale di tutti, con particolari politiche e azioni volte a combattere situazioni di particolare difficoltà economica, ad esempio, legate al grave periodo di recessione che stiamo vivendo.
“Family Audit – ha precisato Stefania Carnevali, Consulente e Referente nazionale del Family Audit – è un progetto creato e sperimentato dalla Provincia autonoma di Trento che lo ha esteso a 50 aziende pubbliche e private. Alla fine della sperimentazione, è diventato standard nazionale. Quindi chi è certificato Family Friendly, come sarà presto il Comune di Palermo, di fatto è riconosciuto a livello nazionale come organizzazione che muove a
favore dei dipendenti e della conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro. Tutte le azioni che sono state previste dal gruppo di lavoro e adesso sottoscritte dal Sindaco e dal Segretario generale – ha concluso – riguardano il benessere dei dipendenti, delle loro
famiglie, dei servizi per la cittadinanza e vanno tutti a favore della gestione dei figli, degli anziani e delle loro esigenze”.