Pasqua all’insegna dell’austerità per le famiglie italiane. La situazione economica negativa del nostro paese, associata alla forte perdita del potere d’acquisto da parte dei cittadini e ad un generalizzato aumento dei prezzi al dettaglio, porterà le famiglie a tagliare gli acquisti dei prodotti tipici pasquali, senza però rinunciare al classico pranzo di Pasqua, che resta una tradizione fissa nelle case degli italiani.
Lo afferma il Codacons, che ha svolto la consueta indagine ufficiale sulla Pasqua e sui consumi relativi alla festività.
Analizzando i prezzi de prodotti alimentari tipici di Pasqua in vendita presso la piccola e grande distribuzione, si riscontrano rincari generalizzati per i generi dolciari e i prodotti trasformati – spiega l’associazione – con le classiche colombe o uova di cioccolato che subiscono aumenti medi compresi tra il 6 e l’8% rispetto al 2012.
“I consumi delle famiglie relativi ai beni pasquali risentiranno della pesante crisi economica in atto – afferma il Presidente Carlo Rienzi – In particolare per uova e colombe il Codacons stima un calo record degli acquisti fino al -17% rispetto allo scorso anno. Gli italiani tuttavia, pur effettuando tagli, non rinunceranno al classico pranzo di Pasqua in famiglia, e ai beni alimentari tipici come abbacchio e salame, per una spesa complessiva di circa 1 miliardo di euro solo per il pranzo pasquale”.