Papa Francesco non finisce mai di stupire.Durante la messa di inaugurazione,alla presenza di tutti i potenti della Terra, ha rivolto un appello a quanti ricoprono ruoli di responsabilità in ambito economico, politico, sociale, a tutti gli uomini che si battono per la pace ad essere “custodi” della creazione e del disegno che Dio ha impresso nella natura.
Ma per raggiungere questo obiettivo,il cambiamento deve iniziare dai singoli uomini che devono avere cura, per prima cosa, di se stessi e ricordando, pure, che l’odio, l’invidia, la superbia sporcano la vita!
Bisogna avere, anche, il controllo di sé, in modo che dal nostro cuore possano uscire intenzioni di bontà e di tenerezza, virtù che non sono tipiche dei deboli perché denotano, al contrario, fortezza di animo e capacità di attenzione,comprensione, di apertura agli altri.
Sembra che Sua Santità voglia invitarci a riscoprire le nostre origini:l’uomo come creatura di Dio, fatto a sua immagine, facente parte di un creato meraviglioso che va, appunto, custodito.
L’uomo non è abbandonato al suo destino, ma, anzi viene coccolato e amato con tenerezza dal Padre, sempre pronto al perdono e all’abbraccio con le sue creature. L’uomo “vero” non è quello dell’edonismo, che ricerca la ricchezza, il potere, l’amore di sé: è colui che avendo ”potere” si mette al servizio degli altri, facendosi umile come Francesco d’Assisi.
Giuseppe Coco