È riesplosa nel pomeriggio di ieri, la protesta dei Forconi che sollecitano misure per l’agricoltura e l’autotrasporto , dopo che il leader dei Forconi, Mariano Ferro, e la sua delegazione avevano lasciato la sede della Presidenza della Regione a Palermo quando avevano appreso che a incontrarli non sarebbe stato il presidente Rosario Crocetta, che li aveva convocati, ma un assessore. I blocchi dei Forconi assieme al comitato Forza d’urto hanno insediato un presidio al casello di San Gregorio, snodo dell’autostrada Catania-Messina. Crocetta e tutto il governo regionale hanno fatto “appello ai manifestanti che hanno avviato i blocchi, affinchè li interrompano immediatamente per non causare ulteriori danni ai produttori, in particolare agricoli”, e hanno ricordato di “avere già approvato” e avviato “l’iter di approvazione all’interno della finanziaria regionale di una serie di misure a favore dell’agricoltura e piccole medie imprese siciliane”.
“Da una stima dell’assessorato all’agricoltura, dice Il governatore, il blocco dell’anno scorso ha causato mezzo miliardo di perdite e sicuramente gli agricoltori siciliani non possono permettersi di subire questi ulteriori danni, in una fase tra le piu’ competitive per la Sicilia, in cui devono invece vendere i prodotti. Chiamiamo tutti al senso della responsabilità, continua Crocetta, perche’ la ripresa economica e delle imprese passa dal dialogo e dalla collaborazione, e non dalle azioni di forza. Il governo dichiara, conclude il presidente della Regione, di essere disponibile a discutere con i manifestanti al fine di rimuovere i blocchi”.
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