Alda Merini, la poetessa dei Navigli, nasceva il 21 Marzo 1931, il primo giorno di primavera. Non c’è più dal Novembre 2009, anche se vive tra i suoi versi, tra quelle parole scelte una per una come fiori colti da un campo. Impossibile non amarla e non esserle eternamente grati per la sua simpatia, per il suo essere vera anche se questo significava abbandonare i farmaci ed uscire fuori da ogni equilibrio.
Se fosse viva avrebbe 82 anni e avrebbe ancora lo smalto rosso e la sigaretta in mano. Lei che diceva di trovare i suoi versi intingendo il calamaio nel cielo, chissà quanti ne sta scrivendo da lassù con tutto quel cielo a portata di penna, perché sono sicura che, nel dubbio, una penna se la sia portata.
Fai piovere versi Alda, auguri!
“Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.”
(da “Vuoto d’amore”)