“A sentire Stancanelli parlare di come ha salvato Catania con un “imponente lavoro svolto in questi cinque anni di primo mandato”, i catanesi hanno creduto di essere su “Scherzi a parte”.
“Catania aveva dimenticato la capacità di sognare” ha detto Stancanelli, ma non creda che i catanesi siano così addormentati da non accorgersi di certe menzogne.
In un comunicato, infatti, il sindaco uscente prima afferma “Non faccio calcoli”, poi spara numeri a casaccio e, parlando di “vent’anni di cattiva amministrazione”, tenta di mescolare quella pessima del suo predecessore e sodale Umberto Scapagnini con quella, esaltante, del sindaco Enzo Bianco.
Bene, se Stancanelli non fa calcoli li facciamo noi, e con documenti alla mano: come provano i richiami della Corte dei conti, il sindaco uscente non ha risanato un bel nulla, ha solo tagliato, malissimo, badando a non intaccare certi cespiti.
E poiché i cittadini hanno il diritto di sapere cosa ci sia dietro certi proclami, abbiamo deciso che seguiremo Stancanelli nella sua campagna elettorale e dopo i suoi incontri distribuiremo copie dei documenti in cui si prova che non c’è stato alcun risanamento di Catania. Quanto alle accuse sui “quattro fiori”, ricordiamo che, solo per fare un esempio, durante la sindacatura Bianco ben otto mila miliardi di lire di finanziamenti sono stati recuperati ed investiti per lo sviluppo della città”.
Saro D’Agata, Francesca Raciti, Pippo Castorina, Giovanni D’Avola, Carmelo Sofia, Lanfranco Zappalá.