Giornata nera per i rossazzurri che dopo un orrido primo tempo, non sfruttano la buona sorte materializzatasi nel goal di Izco e buttano via la vittoria. I rosanero affondano la Roma di Andreazzoli e ritornano a sperare, basterà?
LA DIFFERENZA TRA UN GRANDE ED UNA BUONA SQUADRA
Il Catania di Pulvirenti palesa oggi i limiti psicologici di una buona squadra che studia da grande e fa i conti a fine gara con una lezione da non sottovalutare. Di contro la Lazio sorniona e dalle mille risorse, che ha evidentemente una panchina di gran lunga più all’altezza di quella rossazzurra se si pensa che l’ago della vittoria l’ha fatto spostare Kozak, entrato nella seconda frazione di gara per un inguardabile Saha, mentre il Catania rispondeva con Doukara. Tatticamente nulla da eccepire il solito Catania 4-5-1 contro una Lazio un po’ in emergenza e schierata a specchio con Saha in avanti. Primo tempo a completo appannaggio biancoceleste con uno straordinario Andujar in giornata a salvare il risultato ed un Saha non all’altezza a sprecare la palla del possibile vantaggio a porta praticamente vuota e successiva traversa di Cana. La seconda frazione di gara si apre all’insegna della buona sorte con il vantaggio di Izco, che funge da muro di gomma sul quale rimbalza il rinvio di Radu, 0-1. La Lazio subisce il colpo ed è strano perché l’inerzia della gara fino a quel punto non sembrava affatto in favore dei rossazzurri. Ma non è giornata ne per Barrientos in continuazione abbattuto dalle entrate avversarie (mai un cartellino), ne tanto meno per Gomez oggi con la testa altrove. Petkovic non si perde d’animo e comincia a manovrare in panchina e il doppio cambio è una mazzata; entrano Kozak ed Ederson, il primo propiziatore dell’autogoal di Legrottaglie il secondo autore dell’incursione in area sulla quale ha commesso fallo Bellusci, procurando il rigore del definitivo sorpasso siglato da Candreva. Il Catania cede di nervi e per dirla in dialetto “fa mala cumpassa” con quel gesto di Barrientos davvero deprecabile (invece di restituire palla la calcia forte verso la porta scatenando la rissa in campo). Sogno europa rimandato ma ancora possibile, come sempre la differenza la fa il ruolino fuori casa.
PALERMO RISORGI?
I rosanero mettono in campo il carattere del tecnico Sannino e ritrovano la vittoria netta a dispetto di una Roma data in crescita dopo l’arrivo di Adreazzoli e la consacrazione nell’olimpo del calcio del Capitano Francesco Totti. Bastano Miccoli e Ilicic a far risorgere le speranze salvezza per una squadra che fino a prima di Pasqua praticamente era in B. Invece oggi è venuto fuori quello che tutti i ben informati e competenti sapevano già, il carattere di mister Sannino. Uomo umile e onesto servitore del calcio giocato, Sannino non ha mai nascosto la sua volontà di ritornare in panca nel più breve tempo possibile e l’esonero prematuro, con ammissione dello stesso Zamparini (ho sbagliato a mandarlo via troppo presto) viene oggi riscattato in parte. Non tutti lo sanno ma a Sannino è stata anche dedicata una pagina Facebook ai tempi in cui era al Varese titolata Vaffanclub Fan di Beppe Sannino in cui viene riassunta la filosofia del tecnico. L’ultimo post datato 16 settembre è proprio quello relativo all’esonero chissà se oggi ritorneranno ad aggiornare quella pagina, Sannino è tornato alla vittoria e con lui un’intera città, il Palermo sarà risorto? Il Pareggio tra Genoa e Siena sicuramente ha aiutato e non poco.