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L’Acqua è di tutti. Tutti devono pagare l’acqua, nessuno può imporre il pizzo sull’acqua.

PALERMO: “L’Amministrazione comunale si è impegnata fin dal suo insediamento per la tutela dell’acqua pubblica e per il suo riconoscimento come bene comune, in linea con il risultato referendario del 2011 che ha visto milioni di italiani difendere questa fondamentale risorsa naturale.”
Lo ricorda il Sindaco Leoluca Orlando che sottolinea anche l’impegno perché “l’AMAP sia trasformata da Azienda partecipata, di diritto privato, in Azienda speciale di diritto pubblico, un ulteriore strumento per sottrarre la gestione delle risorse idriche a pericolose e deleterie logiche di mercato, pur garantendo criteri di efficienza.”

Accanto a questo impegno politico, l’Amministrazione, unitamente a tutte le istituzioni e gli enti che a vario titolo sono coinvolti sull’argomento, ha avviato un impegno amministrativo a 360 gradi, che passa attraverso la sensibilizzazione dei cittadini al rispetto della legalità, la repressione degli illeciti e piani organici di intervento rivolti a zone della città con specifiche problematiche.

“L’intervento operato oggi dalla Polizia Municipale e dall’AMAP nella zona di Via Inserra, dove sono stati riscontrati alcuni allacci abusivi alla condotta idrica da parte di abitazioni di grande lusso e per irrigare prati e terreni coltivati a giardini, – afferma il Sindaco – dimostra che il tema dell’illegalità e dell’abuso legato all’acqua non è un tema che riguarda singole aree della città né che riguarda specifici ceti sociali.”

“Questi interventi si intrecciano con quelli più complessi disposti a seguito dell’incontro da me richiesto in Prefettura, con la partecipazione della Regione, della Questura, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, dell’ENEL, dell’AMAP e dello IACP.”

“Durante l’incontro avuto in Prefettura a metà marzo – ricorda il Vice Sindaco Cesare Lapiana – abbiamo costituito una task force fra Comune, Questura, AMAP e IACP che incrociando i dati e le banche dati di tutti gli enti, permetta di fare un piano d’azione che favorisca e promuova l’uscita dall’illegalità.”

“Le recenti indagini giudiziarie – ricorda Orlando – hanno dimostrato che si può e si deve colpire chi pensa di poter imporre un “pizzo” sull’acqua ed oggi il Comune, in modo coordinato con tutte le altre istituzioni sta offrendo ai cittadini la possibilità di liberarsi da inaccettabili condizionamenti e ricatti, soprattutto nelle aree della città in cui vi è una forte presenza di edilizia residenziale popolare di competenza dello IACP.”

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