Il volontariato come chiave di volta per affrontare i gravi problemi di solidarietà della collettività catanese. Lo ha sottolineato il candidato sindaco Enzo Bianco parlando al convegno sul tema “Terzo settore e cittadinanza” organizzato dall’associazione Catania Attiva nell’auditorium della Scuola Vespucci e al quale hanno preso parte Lorenzo Colaleo, Salvo Falletta, Giuseppe Galletta e Giovanni Pistorio.
“Uno dei punti qualificanti – ha detto Bianco – del mio progetto per la città si chiama Catania solidale. Ci stiamo lavorando grazie alla collaborazione di vari esperti e chiederò anche contributi a chi è intervenuto oggi, a cominciare da Giuseppe Galletta. Gli enti locali non possono farcela senza i volontari, eppure amministrazioni come quella di Stancanelli si permette di render loro la vita impossibile. Le associazioni regalano tempo, denaro e passione e bisogna dar loro supporto. Quand’ero sindaco fornii loro un ufficio con fax e pc e l’assistenza di funzionari comunali che fungevano da sportello unico risolvendo ogni problema burocratico. Dobbiamo tornare a quel modello”.
Bianco ha centrato il suo intervento in particolare sugli anziani e sul ruolo importantissimo che possono svolgere nella società: “Non per fare nostalgia – ha detto – ma ai tempi della mia sindacatura lanciammo l’idea di anziani che stessero davanti alle scuole. Guadagnavano poche lire, ma erano utilissimi e avevano un ruolo sociale importante. Dove andava mia figlia, alle medie, c’era un signore che era diventato una specie di poliziotto di quartiere. Oggi invece, senza di loro, la droga si diffonde, tragicamente”.
Ma per Bianco gli anziani rappresentano anche un enorme patrimonio di esperienza, cultura popolare, identità: “Torneremo agli incontri sociali. Ricordo che grazie alle gare di cucina raccogliemmo oltre cento ricette inedite catanesi che sarebbero andate perdute”.