CATANIA: Come diventare un reveneu manager, piuttosto che un web marketing manager o un esperto in housekeeping, oppure come preparare un ricco buffet “creativo” con prodotti locali e biologici in una rivisitazione dei piatti tradizionali o assumere l’impeccabile aplomb di una governante svizzera.
L’eccellenza nell’offerta turistica siciliana passa per “Quality Inn”, l’ultimo piano formativo della società Civita Srl, finanziato da Fondimpresa, che guarda a un turismo che cambia, alle nuove figure professionali, alle sue declinazioni “turismo sostenibile” e “turismo accessibile”, alle centinaia di migliaia di viaggiatori che sempre più parlano russo e giapponese e a quella fascia con disabilità che vuole conoscere il territorio ma che ha bisogno di strutture adeguatamente attrezzate.
Questi i temi che verranno affrontati oggi, all’hotel Sheraton a partire dalle 9 nel corso del convegno “La formazione continua nel settore turistico e le sfide dei nuovi mercati” organizzato dalla società Civita srl.
Parteciperanno, la presidente Civita Nanda D’Amore, la vice presidente Antonella Rizza, la coordinatrice generale del progetto, Silvia Reali, che illustrerà i dati conclusivi di Quality Inn.
A seguire, la tavola rotonda “Turismo in Sicilia e nuove professionalità” coordinata dal giornalista del Sole24Ore, Nino Amadore, con gli interventi del presidente regionale Confindustria Alberghi e Turismo, Ornella Laneri, il presidente Obr, Nando Battiato, il presidente Ergon Ambiente e Lavoro, Federico Giacco e i segretari CGIL, CISL e UIL Catania, Angelo Villari, Rosaria Rotolo e Angelo Mattone. Le conclusioni sono affidate al direttore Area Formazione Fondimpresa, Amarildo Arzuffi.
Durante l’incontro si farà il punto sul censimento rivolto a un centinaio di strutture alberghiere che la società Civita ha avviato con Quality Inn per conoscere il loro livello di accessibilità ai disabili, a cura della Fondazione Amato Onlus, e verrà presentata la guida turistica “l’Etna per tutti”.
Quality Inn ha raccolto ben 102 aziende del settore turistico-ricettivo, ricadenti nel territorio di sei province siciliane in prevalenza Catania, Siracusa e Messina con le perle di Ortigia e Taormina, riservando una formazione continua unica nel suo genere per la concentrazione degli alberghi partecipanti, oltre novanta, con oltre 3300 ore di formazione, 150 corsi, più di 900 lavoratori coinvolti.