PALERMO: Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale ha aderito al programma internazionale dell’Unicef, denominato “Città Amiche delle bambine e dei bambini”(Child-friendly Cities).
Il documento programmatico adottato che prende il nome di “Costruzione di una città amica delle bambine e dei bambini. Nove passi per l’adozione”, si propone la finalità di tradurre in atti amministrativi concreti gli intenti espressi dai governi nazionali e dall’ONU con la Convenzione sui diritti dell’infanzia.
Il livello amministrativo locale è infatti quello in cui rivela più forte ed immediato l’impatto sui minori, in particolare per i fenomeni di rapida trasformazione e urbanizzazione delle società, il decentramento e la crescente responsabilità dei governi locali nei confronti delle popolazioni e l’importanza crescente delle città all’interno dei sistemi politici ed economici nazionali.
“Città Amica” si inserisce in un processo già avviato dall’Amministrazione comunale nei mesi scorsi. A settembre infatti era stato presentato il Piano triennale 2013-2015 relativo agli interventi per l’infanzia e l’adolescenza.
In particolare, il documento adottato dal Consiglio comunale si propone ora di delineare il quadro di riferimento all’interno del quale costruire una “città ideale”, in cui i diritti dei bambini e degli adolescenti vengano tutelati. E, attraverso un processo partecipativo che coinvolge tutti i soggetti interessati (autorità locali, la società civile, gli esperti, la comunità), individua nove passi necessari attraverso cui dare attuazione al progetto:
1. Promuovere il coinvolgimento attivo delle bambine, dei bambini e degli adolescenti nelle questioni che li riguardano, ascoltare le loro opinioni e tenerle in considerazione nei processi decisionali;
2. Assicurare un intervento legislativo e un quadro di norme e procedure che promuovano e proteggano sistematicamente i diritti dell’infanzia;
3. Realizzare una strategia completa e dettagliata, per la costruzione di una Città Amica;
4. Sviluppare strutture permanenti di governo locale per assicurare un’attenzione prioritaria a bambine, bambine e adolescenti;
5. Prevedere un processo sistematico per analizzare l’impatto sull’infanzia di leggi, politiche e prassi, prima, durante e dopo l’attuazione;
6. Assicurare un impegno adeguato di risorse e un’analisi finanziaria a favore dell’infanzia;
7. Programmare un monitoraggio sulla condizione dei bambini e dei loro diritti;
8. Promuovere la conoscenza dei diritti dell’infanzia da parte di adulti e bambini;
9. Sostenere le organizzazioni non governative e le istituzioni indipendenti che s’interessano dei diritti umani per promuovere i diritti dei bambini.
Il documento prevede fra l’altro forme di promozione dell’integrazione rivolte ai bambini figli di immigrati, nati o residenti nella nostra città e la creazione di un punto d’ascolto che, con cadenza mensile, possa raccogliere bisogni e problemi dei ragazzi.
Nell’attuazione di questi interventi, ci si avvarrà anche della consulenza scientifica e gratuita del Comitato Provinciale Unicef