CATANIA: “Dopo lo sgombero dei numerosi rom che risiedevano nei fossati di corso Martiri della Libertà in condizioni poco igieniche ed illegali, l’amministrazione comunale ha avuto la felice idea di dare il via ad una vera e propria fiera dell’illegalitá e disorganizzazione proprio nello stesso luogo”. É quanto afferma Daniele Bottino, che nei giorni scorsi ha accompagnato un centinaio di operatori a Casa Catania per incontrare Enzo Bianco.
“Tutto questo – prosegue la nota – non ha niente a che vedere col modello del vero ‘mercatino delle pulci’ a cui da tempo stiamo lavorando. Ora che il mercatino era stato spostato da piazza Grenoble per combattere l’illegalitá, evitando l’ubicazione inadeguata di San Giuseppe La Rena anche grazie alle nostre proteste, si sono registrati gravi problemi organizzativi e disagi ai cittadini ed operatori. Il mercatino é diventato un centro di illegalità commerciale ed igienica coordinato da associazioni non riconosciute, con assegnazioni arbitrarie ed “amichevoli”.
Gli operatori sono stati costretti a recarsi sul posto già dalle 20 della sera precedente, trascorrendo la notte all’interno dei proprio mezzi. In una cittá come Catania – conclude Daniele Bottino – il mercatino delle pulci dovrebbe essere un appuntamento per scambio di idee, culture ed arte, e non per illegalità e caos”