E’ tutto finito. All’interno della piccola aula il giudice ha letto la sentenza che condanna madre e figlia Misseri, Sabrina e Cosima, all’ergastolo, oltre al pagamento dei danni ai familiari della piccola Sara.
Sara, è di lei che oggi si dovrebbe parlare, la quindicenne di Avetrana a cui è stato rubato il futuro e la possibilità di crescere, viaggiare, lavorare, sposarsi e avere una famiglia, di vivere insomma, come tutti noi, una normale vita. Dunque a negare tutto ciò alla piccola sarebbe stata la cugina, insieme alla zia. Sara è stata tradita dalle persone di cui doveva fidarsi.
Nell’aula, alla lettura della sentenza, nessun applauso, nessun sorriso, perché la povera mamma Concetta, il marito ed il figlio ne sono già usciti sconfitti, hanno già perso quanto di più importante avevano al mondo.
Però da oggi forse Sara può riposare in pace perché per lo meno in un Italia in cui tutto va a rotoli, forse per una volta è stata fatta giustizia. E allora adesso riposa in pace, addio Sara.
Il verdetto è arrivato al termine di un processo durato 15 mesi con 52 udienze e ben nove imputati.