Il candidato sindaco ripercorre le tappe del lungo periodo d’ascolto della città cominciato il 14 febbraio con CasaCatania e che ha portato agli endorsement della manifestazione del 20 Aprile
Catania, 21 aprile 2013 – “Sento di dover ringraziare la Società civile catanese per la carica che mi ha dato”. Incontrando a CasaCatania alcuni rappresentanti dei Comitati all’indomani dalla manifestazione d’apertura della campagna elettorale, il candidato sindaco di Catania ha ripercorso le tappe “del lungo periodo d’ascolto della città cominciato il 14 febbraio scorso proprio con l’apertura di questo laboratorio di idee in cui tutti hanno dato e possono continuare a dare un contributo per la rinascita di una città messa in ginocchio da tredici anni di pessima amministrazione del centrodestra”.
Ha ringraziato, Bianco, gli 8740 catanesi che “ci hanno messo la firma” chiedendogli di tornare a fare il sindaco della città (“e nei quartieri popolari continuano comunque a chiamarmi sindaco, sottolineando che, con me, almeno un po’ di ‘lustru’ lo hanno visto”) e ha ricordato la prima riunione a CasaCatania con i cittadini e i tecnici all’indomani del nubifragio nel quale molti catanesi avevano rischiato la vita. Si è poi soffermato su tutti coloro i quali – rappresentanti di ordini professionali, organizzazioni, associazioni, semplici cittadini – hanno lavorato e continuano a lavorare al programma di rinascita della città.
Bianco ha sottolineato “gli straordinari endorsement ricevuti ieri durante l’apertura della campagna elettorale in un teatro Abc stracolmo di gente”.
Quelli di Angelo Villari e Angelo Mattone, segretari provinciali rispettivamente di Cgil e Uil, entrambi preoccupatissimi per la crisi del lavoro nella nostra città, del presidente regionale dei Giovani di Confindustria Silvio Ontario, “che mi ha ringraziato per essermi scommesso di nuovo per Catania”, e del presidente di Confcommercio Catania Riccardo Galimberti, “il quale ha sposato alcune idee da me lanciate: Grand tour 2.0, adeguamento contro il rischio sismico degli edifici e Campus al Vittorio Emanuele”. Forte il contributo anche dei cittadini comuni, dal giovanissimo Roberto Nicotra, “che vuol essere orgoglioso di Catania”, a Giuseppe Cannizzo, “in prima linea come volontario della Misericordia a Librino”.
Bianco ha sottolineato poi “lo straordinario apporto delle donne, dalla scrittrice Elvira Seminara, che ha saputo rendere alla perfezione il senso di naufragio del cittadino catanese, all’imprenditrice Raffaella Mandarano, che ci ha fatto sognare una città in cui il lavoro non sia un mito, da Barbara Bellomo, con la sua idea di mettere la scuola al centro del progetto di rinascita della città, a Gabriella Virgillito, direttore di Telestrada e rappresentante della Caritas, con il suo grido di dolore per le tantissime famiglie rimaste senza un tetto; e ancora da Cetti Tuminìa, preside dell’Istituto Fontanarossa di Librino e Villaggio Santa Maria Goretti, testimone dell’abbandono delle periferie degli ultimi anni, all’avvocato Angela Scarpulla, che vuole una Catania sicura sotto il profilo idrogeologico, per concludere con l’attrice Tiziana Lodato, che ci ha ricordato la necessità di tornare alla cultura, al bello”.
“Catania ce la fa – ha ribadito Bianco, ricordando lo slogan della sua campagna elettorale – perché ha compreso che da soli non si può fare nulla e soltanto il grande progetto condiviso al quale stiamo lavorando ormai da mesi può salvare la nostra amata città”.