Il candidato sindaco di Catania, ospite del direttivo provinciale, ha sottolineato la necessità di “unire una città che appare spaccata per dar vita a un progetto di grande respiro”
Catania, 22 aprile 2013 – “Io voglio che i sindacati siano protagonisti della rinascita della città e la Uil può e deve essere in prima fila con la propria competenza, capacità e conoscenza dei problemi dei cittadini”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco invitato, nella sede del sindacato, a un incontro con il Direttivo Provinciale.
Il vertice era stato aperto dal segretario provinciale della Uil Angelo Mattone il quale, a nome del sindacato, ha chiesto a Bianco di riprendere in mano il Comune per uscire dalla situazione di stallo e crisi finanziaria che sta portando i catanesi alla più totale sfiducia nel futuro. Mattone ha puntato il suo discorso sul tema del lavoro, chiedendo, tra l’altro, grande attenzione alle spese sociali e un intervento deciso sul costo della politica, al fine di eliminare sprechi e voci di spesa non chiare. Ha inoltre sottolineato come, prima a Scapagnini e poi a Stancanelli, fosse stata sollecitata una progettazione del Prg in chiave metropolitana “perché la bozza attuale non considera la progressiva desertificazione demografica della città”.
Bianco, convenendo sul fatto che l’attuale Prg presenta un eccesso di cubatura e andrebbe rivisto in chiave metropolitana, ha sottolineato la necessità di “unire una città che appare spaccata”, sottolineando come “questo tutti contro tutti abbia provocato un arretramento di Catania nelle posizioni di autorevolezza e appetibilità di investimento in ogni campo”. Per il candidato sindaco è dunque indispensabile “unire le forze per un progetto di grande respiro che parta dall’emergenza lavoro per arrivare a uno sviluppo stabile: ci sono i margini per recuperare la situazione attraverso però scelte importanti e condivise. E investire in città deve tornare a essere estremamente semplice, com’era sotto la mia sindacatura”.
Un altro punto fondamentale è quello del reperimento delle risorse: “quando ero sindaco, grazie a eccellenti funzionari, abbiamo recuperato per la città ben ottomila miliardi di lire di finanziamenti, diventati opere pubbliche, lavoro, cultura; adesso bisogna far ripartire, anche se i tempi non sono più floridi, questo meccanismo virtuoso”