PALERMO: Si è tenuto a Villa Niscemi, alla presenza del Sindaco, dell’intera Giunta, del Segretario generale, dei Capi area e di tutti i referenti dell’amministrazione comunale sui fondi strutturali, un seminario sulle politiche di coesione 2014/2020.
L’incontro, fortemente voluto dal Sindaco e dall’Assessore alle risorse finanziarie Luciano Abbonato, è stato organizzato in stretta collaborazione con l’ANCI nazionale ed il Dipartimento programmazione della Regione Siciliana.
In particolare, Giuseppe Scorciapino della Regione Siciliana e Francesco Monaco dell’ANCI hanno fatto il punto sul processo di costruzione del nuovo ciclo di programmazione del fondi strutturali 2014/2020 e sul ruolo delle città e della città di Palermo in particolare che, come le altre città metropolitane italiane, farà parte di uno specifico programma operativo nazionale per le politiche urbane.
L’occasione è stata utile anche per presentare all’intera amministrazione comunale la nuova area dirigenziale “Politiche di sviluppo e fondi strutturali”, diretta dal Dott. Paolo Basile, appositamente costituita proprio in vista dei nuovi compiti del Comune di Palermo come autorità di gestione.
L’Assessore Abbonato ha ricordato che “l’accordo di partenariato presentato dal Goverrno alla Commissione Europea prevede che un minimo del 5% dei fondi FESR sia destinato alle città metropolitane che assumeranno il ruolo di organismi intermedi.
Un aumento delle possibilità per la città, cui corrisponde un aumento delle responsabilità e dei compiti per l’Amministrazione.”
Per il Sindaco, “il Comune di Palermo ha seguito e sta seguendo, attraverso l’Anci nazionale, le varie fasi che hanno portato a questa nuova impostazione ed oggi si fa trovare pronto, sia dal punto di vista organizzativo che progettuale, a sfruttare questa straordinaria occasione di rilancio degli investimenti e di sviluppo per la nostra città.”
“Anche in questo caso – ha concluso Orlando – partiamo dalla riorganizzazione e dal rafforzamento dell’Amministrazione per diventare punto di riferimento per quanti in città e per la nostra città vorranno sfruttare le molte opportunità offerte dall’Unione Europea.
Per questo, seguiranno altri momenti di conoscenza e confronto che potranno anche aprirsi ad altri attori dell’economia, del sociale, della ricerca e del mondo produttivo.”