Incontro con associazioni del Terzo Settore a CasaCatania. Il candidato sindaco: “Tante idee da un gruppo di lavoro che potrebbe supportare le Istituzioni”
Catania, 4 maggio 2013 – Una “Casa del Volontariato” con sede in una struttura comunale e con impiegati dedicati all’espletamento delle pratiche burocratiche. È questa l’idea di Enzo Bianco per il terzo settore – che riprende quanto aveva già realizzato durante le sue precedenti sindacature -, espressa durante un incontro a CasaCatania con le associazioni di Volontariato. Una manifestazione organizzata da Gabriella Virgillito, giornalista e responsabile del Progetto “Scarp de’ tenis” e Telestrada, dedicato alle persone senza dimora.
“Dai numerosi interventi – ha detto Bianco – sono emerse proposte interessantissime e che farò mie. Ma soprattutto si è delineato un gruppo capace di supportare le istituzioni, che devono comunque prendersi le proprie responsabilità, diventando un laboratorio di idee ed esperienze strettamente legato al territorio”.
Durante la manifestazione sono intervenuti Emanuela Consoli, responsabile della casa d’accoglienza “Locanda del Samaritano”, Rosa Maria Musumeci, della cooperativa sociale “Marianella Garcia”, Carlo Russello, agente di polizia, Fabio Guardalà, responsabile dell’ambulatorio gratuito di ostetricia del Cannizzaro, Daniela La Rosa, ricercatrice di riutilizzazione delle risorse, Giuseppe Oliva, segretario della Nidil-Cgil, il sindacato dei precari, Emiliano Abramo della Comunità Sant’Egidio e Moreno Costa, volontario della Caritas.
“C’è stata una straordinaria partecipazione – ha detto Gabriella Virgillito – a questa manifestazione che ha unito tante diverse anime del volontariato nel comune intento di rendere la nostra città più accogliente e vicina alle nuove povertà fatte esplodere dalla crisi e dalla precarizzazione del lavoro. E poiché la prima emergenza è quella abitativa, Enzo Bianco ha accolto con entusiasmo la nostra proposta di Housing first, che consentirebbe a chi non ha una casa di riacquistare innanzitutto i diritti civili e con essi la dignità”.