CATANIA: Venerdì 24 maggio alle ore 19.00 la Galleria Orizzonti di Catania inaugura la personale di Rosalba Leonardi, dal titolo Specchio Vergine Madre.
In mostra l’ultima produzione dell’artista: circa cinquanta opere, di cui alcune ad effetto struttura tridimensionale.
Angeli e demoni, croci, fiori, foto e ritagli di donne, uomini e manichini, corone e foglie, coccinelle e “fantasmi”. Una stratificazione di pensieri, note e sinfonie a volte collocate su lastre di cristallo o plexiglass, dove la trasparenza della base gioca con i fondi e con la “massa materica”.
Rosalba Leonardi conduce una ricerca che viene annoverata tra le più singolari ed eccentriche nel panorama artistico per la capacità di esprimere, con un linguaggio forte e coraggioso, temi e soggetti prevalentemente femminili che non lasciano spazio a compromessi e meditazioni. Un modo diretto e sottile allo stesso tempo, un ordine caotico che mette in luce la legge delle opposizioni binarie, che fanno dell’artista una vera outsider, districandosi tra le maglie di una società dei saperi complessi che lei legge squarciando lo strato epidermico delle cose.
Nel labirinto iconografico dei suoi lavori la figura della donna è centrale, declinata a più livelli, testimonianza palese di un eterno dualismo, di una oscillazione che dal sacro giunge al profano, dal mistero alla rivelazione, dall’ascetismo all’erotismo, dalla spiritualità alla materialità. Processi complessi ma determinanti per la ricerca della propria coscienza, alla ricerca di uno stato d’essere, di una profonda tecnologia del sé.
Rosalba Leonardi opera una ricerca innestata sul filo di una passione che l’attrae e la porta a scrutare un universo eclettico con una visione barocca che ha tanti centri, tanti punti di fuga, dall’impercettibile al frattalico, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, dal continuo divenire all’eterno presente.
Nelle sue opere è rappresentato con prepotenza il concetto di orgoglio femminile, inteso come forza interiore ed indagine esistenziale. Le opere sono impregnate di allegorie che esaltano la conoscenza e la verità femminile che trascende la propria condizione al di fuori di ogni vincolo sociale. Il suo modo polimaterico di operare dà vita a composizioni dove la convivenza di immagini riesumate dal grande libro della storia dell’arte e di icone dei nostri tempi costituiscono una logica di contaminazione che contraddistingue i vari ambiti disciplinari. Si immerge nella materia, nell’energia vitale, nello sfavillio dell’oro, nell’ebbrezza dei mosaici di Sicilia, nell’antico mondo degli sfondi d’oro, medievali, brillanti e luccicanti. Dedalo, mandala, trasmutazione, metamorfosi e simboli disegnano la sua mappa visiva e concettuale. L’ordine nel caos contrassegna un percorso che si avvale anche di rimandi ed echi geopolitici ed economici che derivano dalla sua formazione culturale. Il simbolo dell’oro celebra l’ingioiellamento della misoginia di ogni epoca, suggerisce il ritorno di una memoria remota ed intellegibile e lo sforzo estremo di riconciliare nel profondo la lacerazione dell’ego e del narcisismo, facendo scivolare l’età dell’oro dei poteri forti nell’oro dell’apocalisse che, con tutte le sue ambivalenze che vanno dall’uso ambiguo e manipolatore del linguaggio del potere di massa e dei media, contribuisce alla frantumazione dell’io, alla inarrestabile crisi di identità.
L’astrofisica Giuliana Conforto così commenta: “l’opera di Rosalba Leonardi al confine tra scultura, inchiesta di costume e psicologia analitica, è unica non solo nel suo genere, ma anche in quei territori ancora inesplorati comuni alle scienze e alle arti e, soprattutto, al suo autore, l’essere umano nella sua unità di corpo, mente e psiche. Alla ricerca dei significati, dei riti e dei canoni del comportamento, l’artista mette in risalto il loro caos informale e l’ordine imposto dai simboli dominanti della storia, va alla scoperta del legame tuttora misterioso tra eros e psiche, fa una sintesi dettagliata con il pregio della sintesi”. Interverranno: l’artista, Giuliana Conforto, Sandro Orlandi, Ferdinando Testa, Giovanni Iozzia, Ornella Fazzina, Michele Romano, Alfio Nicotra, Giuseppe Carrubba e Giuseppe Bella.
Musiche di Giovanni Mattaliano. Catalogo in galleria.