Catania, 28 maggio 2013 – “Su una materia così grave come questa povertà diffusa e poco visibile un sindaco vero deve mettersi in gioco completamente, ascoltando con grande umiltà i bisogni di questi cittadini in difficoltà e dialogando con chi, come voi, opera con tanto coraggio in un settore così delicato”.
Lo ha detto Enzo Bianco nel corso della Tavola rotonda sul sovraindebitamento organizzata nel Museo Diocesano da Associazione Tutela diritti del debitore, Movimento cristiano lavoratori, Confcommercio, Banca etica, Federconsumatori, Katane economia.
Il sovraindebitamento nella legge 3 del 2012 viene definito, come ha spiegato il magistrato Marisa Acagnino, “la situazione di chi ha più debiti di quanto ne possa mai pagare”. E si manifesta, come drammaticamente sottolineato da Piergiuseppe De Luca, presidente provinciale del Mcl, nel fatto che in pochi mesi il numero di pacchi spesa distribuiti a Catania dal Movimento sia salito da 25 a 700. I nuovi poveri, come ha sottolineato Salvatore Alessandro, presidente dell’associazione tutela diritti del debitore, non sono soltanto le famiglie degli immigrati, ma tantissimi altri soggetti: separati, nuclei familiari monoreddito che un tempo riuscivano a vivere dignitosamente con uno stipendio di 1200 euro al mese, e ora, tra tasse, mutuo da pagare e figlio disoccupato a carico, non ce la fanno più.
“Tra chi si mette in fila per ricevere un pacco spesa ci sono oggi anche medici, professionisti” ha rivelato De Luca. Una realtà di forte sofferenza, alla quale Biancavilla, primo comune siciliano, ha dato una risposta istituendo uno sportello per le famiglie sovraindebitate.
“E Catania – ha spiegato Bianco, sottolineando il proprio plauso all’iniziativa – potrebbe diventare la prima grande città siciliana a seguire quell’esempio”.
Il candidato sindaco ha poi, rivolto a Marco Causi, economista e componente della Commissione Finanze della Camera, evidenziato la necessità che il governo nazionale fornisca gli strumenti perché “le istituzioni possano aiutare il cittadino in difficoltà a gestire il rapporto con il mondo del credito” anche mettendo a disposizione gratuitamente gli avvocati. Ha poi parlato della legge 3, “che è comunque uno strumento positivo”, dell’utilizzazione del Fondo antiusura anche per il sovraindebitamento, della possibilità di usare il Trattamento di fine rapporto quando ci si trova in difficoltà. “Bisognerà poi – ha aggiunto – impedire pignoramenti su pensioni o stipendi inferiori a una certa cifra che garantisca la sopravvivenza, o su case di un valore molto ridotto”.
Bianco, infine, ha mostrato di apprezzare il progetto proposto da Stanislao Di Piazza, responsabile di Banca etica in Sicilia, che prevede la cessione di immobili comunali a cooperative per aprire aziende da finanziare in parte a tasso zero, in parte bassissimo.
Al dibattito hanno preso parte anche i candidati sindaco Matteo Iannitti e Maurizio Caserta.
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