“L’atteggiamento dell’Ue sul tema dell’immigrazione nel Mediterraneo non é stato finora all’altezza, auspichiamo un cambiamento”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco commentando l’arrivo nel porto di Catania di 263 migranti.
“Fin da quando – ha detto – nel 2001 ero ministro dell’Interno, compresi come la gestione dei flussi di migrazione, e in questo caso di disperazione, non può essere affidata al Paese in cui avvengono gli sbarchi ma è una questione che deve essere affrontata a livello europeo, come finalmente ha detto Schultz. E spero che con la visita di Barroso a Lampedusa qualcosa cambi. A cominciare dalla norma con la quale si obbliga a concedere l’asilo nel Paese in cui si mette piede: non ha alcun senso quando le frontiere italiane sono le frontiere dell’Europa”.
“Queste cose – ha ricordato Bianco – le dissi, anche ai corrispondenti dei giornali stranieri, quando qui a Catania, il 12 di agosto scorso, ci furono sei morti annegati a poca distanza dalla costa e proclamammo il lutto cittadino: bisogna fermare questa spirale di morte. Bisogna agire subito rispetto a una tragedia che sta assumendo ogni giorno di più dimensioni colossali con migliaia di persone in procinto di partire o di sbarcare sulle coste della Sicilia provenienti dalla Siria, dalla Palestina, dalla Turchia, dai porti del nordafrica e del Magreb”.
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