“Sulle città metropolitane, in Sicilia non abbiamo certo bisogno di scatenare tensioni tra città e piccoli comuni, tra centri montani e rivieraschi”. Lo ha detto il sindaco Enzo Bianco aprendo nell’aula consiliare del Comune di Catania il convegno dell’Anci sulle città metropolitane al quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente nazionale dell’Associazione dei Comuni, Piero Fassino, l’assessore regionale agli Enti locali Patrizia Valenti, Guido Signorino, vicesindaco di Messina, Mario Alvano, segretario generale Anci Sicilia e Francesco Abbonato, assessore della Giunta Orlando e decine altri di primi cittadini e amministratori siciliani.
Secondo Bianco occorre invece un forte sentimento di unità “che spazzi via la diffidenza su un disegno di legge che ha sollevato le preoccupazioni dei piccoli comuni sui rischi di una compressione della loro autonomia”.
“Bisogna invece – ha affermato il sindaco di Catania – spiegare cosa accade, ossia che i poteri delle province vengono trasferite a un consiglio dei sindaci della città metropolitane”.
L’assessore Valenti ha sottolineato come i processi di cambiamento vadano modulati sul territorio.
“Bisogna – ha detto – trovare il modello per partire e poi intervenire in corso d’opera, attendendo che si assesti il sistema. Sarà poi il territorio a chiederci le modifiche più opportune”.
Alvano ha consigliato al governo regionale di “individuare un iter semplificato che consenta di istituire le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina, contemporaneamente alle altre dieci che vedranno la luce nel resto d”Italia”.
Più generali i temi trattati nel suo intervento da Piero Fassino, che ha puntato l’indice sul ruolo dei Comuni nel difficile momento che l’Italia sta attraversando.
“È indispensabile – ha detto – ricostruire insieme ordinati rapporti di carattere finanziario tra Stato e comunità locali, puntando sui territori come motori per la ripresa economica, sociale e civile del Paese. Non ci sono state altre istituzioni dello Stato che, negli ultimi dodici anni, hanno fatto sforzi come i Comuni, che non sono fonti di spesa parassitari ma fornitori di servizi e investimenti fondamentali per famiglie, imprese e per la tenuta del Paese ”.
Bianco ha plaudito al “nuovo protagonismo dell’Associazione dei Comuni che, grazie all’azione di Fassino, sta spingendo sull’acceleratore facendo sentire forte la nostra voce”.
La riunione è stata punteggiata dalle notizie sull’ennesimo dramma vissuto nel canale di Sicilia da migranti su un barcone, e Bianco ha sottolineato come siano state “le comunità siciliane, con le loro povere forze e il loro grande cuore, ad affrontare per l’Europa quest’emergenza”.