Risalente al 2° secolo, all’epoca degli imperatori Adriano o Antonino Pio, fu raggiunto dalla lava nel 252-253 che, tuttavia, non lo distrusse. Diversi re, tra cui Teodorico e Ruggero 2°, lo utilizzarono per trarne materiali e strutture da inserire in altre opere.
Nel 13°secolo, i suoi Vomitoria(ingressi) furono adoperati dagli Angioini per accedere nella città durante la guerra dei Vespri; mentre gli Aragonesi lo inglobarono nella nella loro rete di fortificazioni. Nel 1693 fu definitivamente sepolto.
In seguito,grazie al principe Biscari, nel 18° secolo, per fugare ogni dubbio sulla reale esistenza dell’anfiteatro a Catania nel passato, furono eseguiti degli scavi che portarono alla luce un intero corridoio e 4 archi della galleria esterna.
Nel corso degli anni, ha subito numerose chiusure e aperture per vari motivi: tecnici, fognari e di ordine pubblico. Originariamente, presentava una pianta a forma ellittica e l’arena misurava un diametro maggiore di 7 0m ed uno minore di 50 m. I diametri esterni misuravano 125x105m, mentre la circonferenza esterna misurava 309 m. Costruito in pietra lavica dell’Etna e ricoperto da marmi, poteva ospitare fino 15000 spettatori seduti e pare che le sue dimensioni gli permettessero di ospitare anche le Naumachie, vere e proprie battaglie navali, ma di ciò non vi è alcun fondamento storico-scientifico. Le sue dimensioni ne fanno il più grande e complesso teatro di Sicilia.
G.Coco