Fiori e piante che prendono forma e colore nella cornice bizantina della Cappella Bonajuto. Sarà presentata sabato 26 ottobre, alle ore 10,30, all'interno del suggestivo tempio di via Bonajuto, la personale del maestro Libereso Guglielmi, l’insigne botanico, giardiniere del padre di Italo Calvino, compagno di giochi e ispiratore di racconti del famoso scrittore. L’iniziativa è ideata e organizzata da Salvatore Bonajuto nell'ambito del cartellone “Percorsi d’Autunno” promosso dal Comune di Catania. Interverranno alla presentazione l’assessore ai Saperi e alla Bellezza condivisa, Orazio Licandro, la direttrice dell’Orto Botanico, Anna Guglielmo, il direttore del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, Pietro Pavone, la paesaggista Clare Littlewood e il curatore dell’opera dell’artista genovese, Claudio Porchia, e Salvatore Bonajuto. L'originale mostra di disegni di Libereso Guglielmi intreccia arte e natura in un percorso aperto a curiosi e appassionati ma anche, con un preciso intento didattico, agli studenti delle scuole cittadine. L'esposizione sarà visitabile sino a gennaio. “Questa incantevole mostra – afferma l’assessore Licandro – insieme al godibilissimo libricino di Karel Capek, “L’anno del giardiniere”, di cui si parlerà domenica, rappresenta perfettamente la sintesi delle due deleghe che mi ha affidato il sindaco Bianco, i Saperi e la Bellezza condivisa. I due eventi, infatti oltre all’aspetto artistico, vogliono offrire a un pubblico più vasto possibile, a cominciare dagli studenti delle scuole, i mondi del saper fare del giardiniere e i saperi che da solo il nome di Calvino evoca”. “Si sceglie la mostra dei disegni di Libereso – afferma Salvatore Bonajuto – per celebrare un artista unico nel suo genere che, coniugando natura e arte, mette a disposizione della città l’ingegno e la creatività del giardiniere della famiglia Calvino”. La mostra offrirà anche l'occasione di riscoprire la meravigliosa Cappella Bonajuto, unico esempio di architettura alto medievale sopravvissuta ai terremoti del 1169 e del 1693 che distrussero Catania.