Halloween, festa di travestimenti e divertimento…ma non per tutti!

Vetrine colorate di nero e arancione, cappelli da strega e stravestimenti di vario genere e naturalmente tantissime zucche, simbolo di questa festa. Già dai primi giorni di ottobre in ogni angolo delle città aleggia l'atmosfera di Halloween, una ricorrenza di origine celtica, poi ribattezzata dall'America, considerata come un fondamentale momento di transizione, che coincideva con la fine dei raccolti e il ricovero del bestiame per l’inverno. Era questo il momento in cui il mondo dei vivi si collegava con quello dei morti, che potevano tornare sulla terra, e i contadini dei villaggi, quindi, facevano in modo che le loro case diventassero fredde ed indesiderabili spegnendo tutti i focolari, rendendo i loro corpi orribili mascherandosi da mostri e gironzolando tra le case per far scappare di paura tutti gli spiriti maligni che incontravano.
Nel tempo questa festa si è diffusa nel resto d'Europa, affermandosi da qualche anno anche in Italia dove è arrivata come una trovata commerciale per intrattenere i bambini ma che in realtà adesso coinvolge anche gli adulti con feste a tema e appuntamenti che danno vita quasi ad un secondo carnevale. La sera del 31 ottobre infatti è ormai diventata la più importante festa dance italiana. Molti locali italiani organizzano la serata 'customizzata' con djset appropriato. Anche in molte scuole ormai si festeggia "la notte delle streghe"e nemmeno la pasticceria è immune alla festa. Infatti non mancano cup cake e torte decorate a tema e l'ingrediente principale non può che ssere la zucca che ogni bambino ha imparato ad associare alla festa, svuotata e illuminata dall'interno.
Tutto ciò accade alla vigilia del giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la solennità di Tutti i Santi e quindi la Commemorazione dei defunti. Se per tantissimi giovani Halloween viene considerata l'occasione per avere un po' di oblio, c'è anche chi attribuisce a questa festa un significato del tutto negativo considerandolo un tentativo di sovrapporre alle nostre ricorrenze religiose qualcosa che non c’entra con la nostra cultura e che favorisce il tramontare di importanti tradizioni del nostro Paese.

Rosita Cantale